Co-Ro pronta ad accogliere una tappa del "De Cadorna Day"
Morano Calabro è tra i comuni che hanno patrocinato l'evento mentre Corigliano-Rossano ospiterà l'incontro dal titolo "La Rerum novarum: don Carlo De Cardona e l'episcopato cariatese e rossanese di mons. Giovanni Scotti (1911-1930)"
CORIGLIANO-ROSSANO - Il 17 novembre 1907 a San Pietro in Guarano veniva inaugurato il mulino elettrico a opera della Lega del lavoro e della Cassa rurale cattolica di San Pietro in Guarano, due delle organizzazioni nate dal carisma di don Carlo De cardona, che attuò nel cosentino gli insegnamenti della Rerum novarum, l'enciclica sociale di papa Leone XIII. Quella data è importante perché i contadini di De Cardona ruppero con la loro iniziativa il feudalesimo dei baroni, che volevano ancora tenere sotto il loro gioco uomini e cose. Quei "temerari" costruirono un canale idrico di oltre un chilometro e mezzo per far giungere l'acqua nella condotta forzata sul fiume Arente per avere l'energia elettrica; San Pietro ebbe la luce nel 1907, la città di Cosenza solo nel 1914.
In un articolo pubblicato sul giornale "il Lavoro" (23 novembre 1907) così scrive don Carlo De cardona: «E ricordino i contadini che il cristianesimo non solo salva l'anima, ma fa riacquistare all'uomo il dominio sulle cose, sulle forze della natura, sugli animali, su tutto. Nel cristianesimo, sinceramente professato, nello spirito di concordia fraterna, di pazienza, di amore, di coraggio, che deriva dal Vangelo di Cristo, si compiono le opere più grandi, si trasportano le montagne...».
Sei anni dopo dopo l'inaugurazione della prima centrale idroelettrica, nel 1913 un secondo e più potente impianto venne costruito sul fiume Arente con lo scopo di fornire l'energia elettrica ai Comuni di: San Pietro in Guarano, Lappano, Rovito, Celico e Spezzano Sila. De Cardona esaltò quest'impresa perché era una manifestazione di quel risveglio calabrese che egli avrebbe voluto produrre in tutta la regione.
L'Universitas Vivariensis, con il patrocinio e il sostegno della BCC "Mediocrati" hanno organizzato il De Cardona day per far memoria di quella data che "accendeva" il futuro, ma anche per avviare una pubblica discussione su come rivitalizzare le zone interne del nostro territorio. Hanno dato il loro patrocinio all'iniziativa i Comuni di: San Pietro in Guarano, Morano Calabro, Rose, Bisignano, Rovito, Castiglione Cosentino e Lappano. Alcune associazioni del territorio figurano come partner del De Cardona day: I giovani soci della BCC "Mediocrati", Il Cisom gruppo di Cosenza dell'Ordine di Malta, l'Uciim, Sguardi ecologici, Ars Enotria, Aiparc Cosenza, Anteas Cosenza, Unpli Calabria, la Pro loco di San Pietro in Guarano, il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), il Convegno di cultura Maria Cristina di Savoia della Pre Sila, l'associazione UniterpreSila e il settimanale diocesano Parola di vita.
Tra le tante iniziative che si terranno da lunedì 17 a venerdì 21 novembre 2025, in vari centri, c'è anche la consegna di ceramiche artistiche che come "le pietre d'inciampo", vogliono mantenere viva la memoria individuale e collettiva sulla Shoah, creando un "inciampo" emotivo e simbolico, il De Cardona day, con le sue ceramiche artistiche (realizzate dall'azienda Scuro di Bisignano) installate in luoghi decardoniani di ieri e di oggi, desidera tener desto un passato sempre vivo, per continuare a coltivare le idee di un autentico protagonista del Novecento.
Una delle iniziative in programma si terrà a Corigliano-Rossano mercoledì 19 novembre alle ore 18.00 nella Biblioteca diocesana "Santi Nilo e Bartolomeo" dal titolo La Rerum novarum: don Carlo De Cardona e l'episcopato cariatese e rossanese di mons. Giovanni Scotti (1911-1930). Interverranno don Pino Straface, vicario generale dell'Arcidiocesi di Rossano-Cariati; don Gaetano Federico, direttore della Biblioteca diocesana e l'editore Demetrio Guzzardi. Coordina Tina Morello, presidente Associazione Idee in movimento.