Longobucco si congratula con Francesco Pata per la consegna del Premio Storia Chirurgia Palasciano
Pata è stato insignito della menzione speciale del prestigioso Premio conferito dal Collegio degli Storici della Chirurgia in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia, svoltosi a Bari

LONGOBUCCO – «Nella visione e direzione strategica della nuova narrazione della Calabria attraverso i suoi Marcatori Identitari Distintivi (MID), la Sila Greca può e deve giocare un ruolo protagonista. Dal Codex Purpureus Rossanensis alla liquirizia calabrese con l’invenzione dei conci testimoniata dal distintivo Museo Amarelli, da San Nilo a Papa Urbano VII e all’Antipapa Giovanni Filagato, dal Patire a Castiglione di Paludi, da Giovanbattista Palatino ai Giganti di Pietra e alla Fiera della Ronza di Campana, per finire al nostro Bruno da Longobucco, padre della chirurgia moderna: ereditiamo un comune patrimonio territoriale di identità diffusa e bellezza condivisa sul quale ragionare e progettare insieme con nuove prospettive».
È quanto sottolinea il Sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo, cogliendo l’occasione per complimentarsi con Francesco Pata, dirigente medico e ricercatore in Chirurgia Generale all’Università della Calabria, autore e promotore del pamphlet divulgativo patrocinato dall’Amministrazione Comunale e presentato nel corso della riuscitissima quarta edizione del Premio Internazionale Bruno da Longobucco svoltosi nelle scorse settimane, assegnato quest’anno al Rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone ed al professore associato di Chirurgia Generale, Bruno Nardo.
Francesco Pata è stato insignito della menzione speciale del prestigioso Premio di Storia della Chirurgia Ferdinando Palasciano, conferito dal Collegio degli Storici della Chirurgia in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Chirurgia, svoltosi a Bari. Il riconoscimento è stato attribuito per i suoi articoli scientifici nell'ambito della Storia della Chirurgia, tra cui quello dedicato a Bruno da Longobucco, la cui qualità è stata apprezzata e valorizzata anche oltre i confini della nostra regione. Questa attestazione appresenta per noi – continua il Primo Cittadino – un motivo di orgoglio per la nostra comunità e un contributo prezioso alla valorizzazione delle nostre radici storiche, scientifiche e culturali. Il pamphlet su Bruno da Longobucco realizzato da Pata – va avanti – rappresenta, in particolare, un esempio replicabile di divulgazione identitaria, perché riesce a popolarizzare i Marcatori Identitari Distintivi, rendendoli accessibili, vivi e comprensibili a tutti. È così che si costruisce dal basso una nuova consapevolezza: raccontando con semplicità ciò che siamo, ciò che abbiamo dato al mondo e – scandice Pirillo – ciò che possiamo ancora offrire.
«Il pamphlet – aggiunge Pirillo – offre un contributo importante alla riscoperta di Bruno da Longobucco, padre della Chirurgia Moderna e figura di straordinario valore storico e universale, troppo a lungo dimenticata. È un lavoro che unisce divulgazione scientifica e orgoglio identitario e che testimonia come la cultura e la conoscenza possano essere strumenti di rinascita civile e territoriale. Il lavoro di Pata, per questo, è un incoraggiamento per tutti a riscrivere una narrazione diversa della Calabria, consapevole delle proprie radici e capace di attrarre nuove intelligenze, trasformando la conoscenza in sviluppo».
Longobucco è pronta a fare la sua parte in questa rete regionale dei patrimoni. Insieme a Bruno da Longobucco, MID di carattere universale, il borgo custodisce altri attrattori di straordinario valore, come le antiche miniere d’argento, attive sin dal Medioevo per l’estrazione di galena argentifera; la tessitura tradizionale autoctona, tra le più antiche d’Italia e che ancora oggi mantiene viva la tecnica dei telai manuali e i motivi ornamentali di epoca bizantina; l’archeologia industriale idroelettrica, testimonianza di un passato di innovazione e lavoro che rese Longobucco tra i primi paesi dell’entroterra illuminati del Sud Italia; l’enogastronomia identitaria, simbolicamente rappresentata da ‘u sacchiettu, salume tipico che racchiude l’anima autentica della Sila Greca e spesso destinatario di attenzione mediatica nazionale.
«Continuiamo a pensare – va avanti il Sindaco – che il percorso di riscrittura della narrazione regionale alla luce dei suoi Marcatori Identitari Distintivi, rilanciato di recente dall’assessore Gianluca Gallo in occasione di importanti eventi internazionali come il Merano Wine a Cirò e il Vinitaly a Sybaris, resti una strategia innovativa e competitiva e siamo certi che il Presidente Roberto Occhiuto, tra i principali interpreti del progetto Calabria Straordinaria, continuerà mettere al centro anche la valorizzazione in rete dei borghi, per stimolare la capacità di trasformare i patrimoni identitari in leve di sviluppo sostenibile e turismo esperienziale».