Montegiordano, ecco i vincitori della Weekly Competition di Cinemadamare
Per una settimana, il borgo dell'Alto Jonio si è trasformato in un vero e proprio set a cielo aperto, con numerose produzioni cinematografiche distribuite tra la Marina e il Centro Storico

MONTEGIORDANO - La tappa montegiordanese della XXIII edizione di Cinemadamare, il celebre Campus Itinerante di cinema internazionale, si è chiusa con una serata indimenticabile in Piazza Falcone e Borsellino, tra applausi, emozioni e grande partecipazione da parte della comunità locale. Per una settimana, il borgo calabrese si è trasformato in un vero e proprio set a cielo aperto, con numerose produzioni cinematografiche distribuite tra la Marina di Montegiordano e il centro storico. I luoghi simbolo del territorio sono stati animati da troupe internazionali che hanno dato vita a cortometraggi originali, frutto di collaborazione, creatività e dialogo interculturale, presentati nella serata conclusiva della Weekly Competition.
Il "Paese della Poesia d'Amore, della Longevità e dei Murales" ha accolto con entusiasmo oltre sessanta giovani filmmaker provenienti da più di trenta nazioni e da 57 Università e Scuole di Cinema, offrendo scorci suggestivi, vicoli dipinti e panorami mozzafiato che hanno reso il territorio protagonista di nuove storie.
Oltre ai cortometraggi in gara, il pubblico ha assistito alle clip realizzate dallo staff di Cinemadamare, in cui la storia e l'identità di Montegiordano si sono rivelate protagoniste silenziose ma potenti. Il racconto ha dedicato particolare attenzione ai murales e al patrimonio culturale che fanno del borgo un luogo unico nel panorama calabrese, con eccellenze locali come la Liuteria Corrado che ha realizzato il primo violino, al mondo, a 5 corde. Le clip hanno, inoltre, documentato il coinvolgimento attivo della comunità: cittadini, commercianti e istituzioni hanno partecipato con entusiasmo, diventando attori, comparse, e narratori di un racconto collettivo che ha unito generazioni e culture, in un'esperienza condivisa di produzione cinematografica.
Non è mancato uno sguardo dietro le quinte del Campus, con interviste ai giovani filmmaker, momenti di produzione, masterclass, come quella con l'attore Antonio Petrocelli, e scene di vita quotidiana che traducono in immagini la passione condivisa e l'energia collettiva del festival. Il paesaggio montegiordanese, i suoi prodotti tipici e le innovazioni locali hanno avuto un ruolo da protagonista: gli scorci del lungomare, le spiagge, i vicoli, le piazze, le colline, il Tartufo Scorzone Estivo (unico De.Co. in Calabria), il Vitigno Castiglione, l'agricoltura idroponica. Dall'incontro tra culture e generazioni è nata una fucina creativa dove le clip dal taglio documentaristico e promozionale hanno raccontato l'esperienza vissuta e valorizzato il territorio.
Nel corso della serata finale sono stati conferiti diversi riconoscimenti: il cortometraggio "La piccola bottega del kebab", diretto dal regista spagnolo Iván Perea Acedo, si è aggiudicato il riconoscimento come "Miglior Film" della tappa. Gli altri premi assegnati hanno valorizzato il lavoro svolto dietro le quinte dei cortometraggi: il riconoscimento per la miglior produzione è stato conferito a Rachel Waynana (Kenya) e Mbali Fikeni (Sudafrica) per il film "Knocking At the Gates of Heaven", che fa incetta di premi; infatti il corto si è aggiudicato, anche, il premio per la "Miglior Sceneggiatura" con Faith Riyano (Sudafrica) e quello per il "Miglior Montaggio" con Andrea Bordajandi (Spagna). Il riconoscimento per la "Miglior Fotografia" è stato assegnato a Ella Smith (USA) per il film "Now, we dance". La migliore interpretazione è stata quella dell'attrice Carolina Vecchia (Italia) per il film "Manifesto".
«Siamo orgogliosi di aver ospitato questa tappa. Montegiordano ha dimostrato che, anche, i piccoli borghi possono diventare capitali culturali. Cinemadamare ha portato, nel borgo, filmmaker provenienti da Paesi di tutto il mondo, come Cuba, Albania, Messico, Polonia, Germania, Spagna, Svezia, Russia, Francia, Iran. U.S.A., Argentina, Brasile, Regno Unito, Kenya, Sud Africa. E' stato un incontro tra culture, generazioni e linguaggi, che ha permesso alla settima arte di raccontare la realtà con occhi nuovi e di parlare tutte le lingue del mondo». A dichiararlo è stato il Sindaco di Montegiordano, Rocco Introcaso, che ha, poi, aggiunto: «I film realizzati qui parlano di bellezza, memoria e di futuro. Il desiderio condiviso con tutta l'Amministrazione, è che Cinemadamare possa ritornare anche il prossimo anno».
«L'intesa tra il progetto e la comunità locale ha evidenziato il potenziale della settima arte come motore di sviluppo culturale, inclusione sociale – ha concluso il primo cittadino - e valorizzazione del territorio». La Carovana di Cinemadamare è ripartita dopo aver celebrato il borgo calabrese, anche, con tante iniziative culturali, come la presentazione del libro "L'intelligenza artificiale tra etica, diritto e occupazione" scritto da Roberto Cecere. Il saggio affronta in modo chiaro e accessibile le implicazioni sociali, giuridiche ed etiche dell'intelligenza artificiale.
Il più grande raduno di filmmaker al mondo prosegue il suo viaggio verso le ultime tappe del tour, lasciando a Montegiordano un bagaglio di immagini, storie e legami. La prossima destinazione sarà Barcellona. «L'incontro tra il festival e la comunità locale montegiordanese ha generato un legame autentico. I filmmaker hanno saputo cogliere l'anima del luogo – ha dichiarato il Direttore di Cinemadamare, Franco Rina - realizzando film intensi e originali. La competizione è stata avvincente e il livello dei lavori altissimo. Una testimonianza concreta del potenziale del cinema nel promuovere progettualità condivise e favorire connessioni tra persone e territori. I giovani cineasti hanno vissuto una settimana di vitalità e condivisione, sui tanti set sparsi, coinvolgendo la cittadinanza e lasciando un segno tangibile nel tessuto urbano» conclude.