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La Calabria è la regione con il più alto rischio di disagio e povertà in Italia

2 minuti di lettura

CATANZARO - I numeri dell’ISTAT restituiscono l’immagine di un Paese in affanno, dove le disuguaglianze crescono e il Sud, con la Calabria in prima linea, paga il prezzo più alto. Pubblichiamo di seguito il commento di Antonio Belmonte, Direttore dell'Osservatorio Regionale sulle Nuove Povertà in Calabria.

«​L'Osservatorio Regionale sulle Nuove Povertà lancia un "grido" sulla base di dati che evidenziano la crescita esponenziale della povertà, sia in termini assoluti che relativi. I numeri ci dipingono un quadro drammatico e inaccettabile: la Calabria si conferma la regione con il più alto rischio di disagio e povertà in Italia. ​Il quadro nazionale e regionale mostra una deriva sociale senza precedenti. Indicatore Nazionale 2019-2024 Variazione: Individui in Povertà Assoluta da 4,59 milioni a 5,74 milioni, +1,15 milioni. Famiglie in Povertà Assoluta da 1,674 milioni a 2,224 milioni, +550.000 nuclei».

Poi passa a un focus su Calabria e Mezzogiorno. «​Rischio di Povertà o Esclusione Sociale (AROPE): Nel 2024, ben il 48,8% della popolazione calabrese è a rischio di povertà o esclusione sociale. Questo significa che quasi un calabrese su due vive in condizioni di grave fragilità economica o sociale. ​Povertà Relativa in Calabria (Maglia Nera): La Calabria registra uno dei tassi più alti di povertà relativa in Italia. Nel 2024, ben il 23,5% delle famiglie calabresi vive con una spesa mensile inferiore alla soglia minima (media nazionale 10,9%). ​Questo si traduce in oltre 175.000 nuclei familiari in Calabria, coinvolgendo più di 400.000 persone, costrette a vivere con meno del minimo necessario».

«L'incidenza della grave deprivazione materiale e sociale in Calabria tocca il 20,7% (dati 2023), un valore che testimonia la difficoltà di accesso a beni e servizi essenziali. La percentuale di persone in povertà assoluta nel Mezzogiorno è salita dal 10,1% nel 2019 al 12,5% nel 2024. La povertà è particolarmente incisiva su specifiche categorie: i genitori single registrano una percentuale di rischio che sfiora il 20%, quasi il doppio della media nazionale».

​«Questi dati mostrano che la povertà non è più confinata ai margini storici, ma sta inghiottendo interi strati di popolazione, i lavoratori a basso reddito, giovani precari, famiglie monoreddito, separati o divorziati, vedovi, anziani con pensioni minime. L'aumento delle famiglie costrette a ridurre le spese alimentari è il segnale tangibile di un potere d'acquisto insufficiente».

In questo scenario si affacciano delle sfide da affrontare nell'immediato: «​Emergenza Lavoro Dignitoso: La precarietà contrattuale e i salari insufficienti stanno erodendo la dignità e la sicurezza delle famiglie. ​Disparità Territoriali: Le aree interne e i piccoli comuni soffrono di un isolamento economico e infrastrutturale sempre più acuto, con oltre il 60% degli indicatori provinciali di benessere relativo che ricade nelle classi bassa e medio-bassa. ​Fragilità Educativa e Sanitaria: L'accesso equo a servizi essenziali di qualità è un diritto negato a troppi, alimentando il ciclo intergenerazionale della povertà».

​«Di fronte a una regione dove quasi una famiglia su quattro vive in povertà relativa, e dove si concentra un rischio di esclusione sociale altissimo, non sono sufficienti interventi spot. È necessario un Patto Sociale per la Calabria e un Piano Straordinario Contro la Povertà che impegni tutti: ​Le Istituzioni Regionali e Nazionali: Sollecitiamo un piano straordinario di investimenti mirato alla creazione di occupazione stabile e di qualità, l'unica vera arma contro la povertà».

​Per quanto riguarda il mondo imprenditoriale, chiediamo un impegno etico per la legalità, per la qualità del lavoro e per la corresponsabilità sociale d'impresa. E per il terzo settore e la società civile, esortiamo a rafforzare le reti di solidarietà e l'azione di prossimità, essenziali per intercettare i bisogni e garantire l'inclusione. ​La Calabria ha le risorse e le potenzialità per risorgere. Ma per farlo, dobbiamo agire ora, con coraggio, visione e unità di intenti. Non lasciamo che l'ombra della "nuova povertà" oscuri il futuro dei nostri figli. ​Rendiamo la dignità del lavoro e del vivere il pilastro su cui ricostruire la nostra terra» conclude.
 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.