Ercolino Ferraina, l’arte come memoria e impegno: Nulla nasce per caso
Un viaggio tra ricordi, colori e comunità: l’ultima opera di Ercolino Ferraina racconta l’uomo, l’artista e il cittadino che ha trasformato la sua vita in un atto d’amore per Rossano e per la Calabria

CORIGLIANO-ROSSANO - Ci sono libri che non si leggono soltanto: si attraversano, come si attraversa una vita. Nulla nasce per caso, l’ultima opera di Ercolino Ferraina, è proprio questo: un mosaico di ricordi, immagini, emozioni, che custodiscono la storia di un uomo e, insieme, quella di un’intera comunità, vissuta attraverso l’arte e la cura del bello.
Ferraina, attraverso la καλοκαγαθία – “il bello e il buono” di questa comunità multiforme, policentrica, unica e bizzarra - racconta senza retorica ma con intensità sincera il suo percorso: dal ragazzo di Caraffa di Catanzaro che esponeva i primi disegni nei corridoi della scuola, all’uomo maturo che ha fatto di Rossano – oggi Corigliano-Rossano, la nuova città fusa nata anche grazie al suo impegno di cittadino attivo – la sua seconda casa, dedicandole una vita di impegno artistico e culturale.
Dietro ogni pagina c’è un tratto di colore, una fotografia, un articolo di giornale che diventa memoria collettiva. Ma soprattutto c’è la sua voce, umile e appassionata, che ci ricorda come l’arte non sia mai un fatto privato: è un dono che si moltiplica nella condivisione.
Il libro è un inno alle radici e agli affetti. Al fianco di Ercolino, sempre, la moglie Carmela Caruso, compagna e motore silenzioso di ogni progetto; le figlie, Deborah e Stefania, che hanno ereditato la stessa forza e dedizione; i nipoti, nuova generazione di sogni. È un racconto a più voci, tantissime voci, quelle dei cronisti del territorio, che intreccia l’arte con la famiglia, l’impegno artistico con quello civile, quello sociale con quello politico, come se pennelli, mostre, serate culturali e ricordi domestici facessero parte della stessa tela.
C’è poi la città, con le sue piazze, i palazzi, i centri storici illuminati dalle notti di cultura sotto la Torre Sant’Angelo o dalle mostre itineranti del Centro Arte Club, che Ferraina ha fondato nel 1994. Un’associazione che ha dato voce a decine di artisti, poeti, musicisti, e che ha reso Rossano un palcoscenico vivo, capace di parlare al mondo.
Non mancano i compagni di viaggio: critici, amministratori, amici come Salvatore Bugliaro, che hanno condiviso visioni e fatiche. Insieme hanno scritto pagine che oggi non appartengono solo all’autore, ma a un’intera comunità che si specchia nelle sue opere.
Nulla nasce per caso è allora molto più di un catalogo d’arte, è molto più di un racconto ultratrentennale attraverso l’arte e la cultura, è una retrospettiva sociale e culturale che fa capire perfettamente da dove siamo partiti e dove siamo arrivati oggi. E forse la risultanza finale non è proprio entusiasmante. Non è proprio come ci aspettiamo possa essere. Certo è che questa opera è un atto d’amore verso la Calabria, verso quella bellezza spesso fragile e dimenticata che Ercolino ha saputo raccontare con il linguaggio universale del colore e della cultura. È la dimostrazione che il sacrificio, la costanza e la passione non sono mai vani, perché generano legami, identità, memoria.
Alla fine, il lettore chiude il libro con la sensazione di aver conosciuto un uomo prima ancora che un artista di aver conosciuto una collettività intera prima che un’opera d’arte o un evento. Di aver vissuto attraverso gli occhi, il sorriso, la cazzimma di Ercole Ferraina quella che è stata la storia di questa piccola, grande Stars Hollow. Un uomo che ha saputo trasformare il talento in impegno civile, la pittura in testimonianza, e la sua vita in una lezione semplice e verace: davvero, nulla nasce per caso.