Dal castello ducale a Sybaris: il Peperoncino Jazz Festival infiamma le notti joniche
Dall’energia di Lou Marini alla raffinatezza di Kevin Hays, passando per la suggestione del Parco di Sibari: il PJF celebra la sua XXIV edizione con un itinerario musicale tra jazz, storia e bellezza calabrese

CORIGLIANO-ROSSANO -
Il Peperoncino Jazz Festival, giunto alla sua XXIV edizione, continua a imporsi come uno degli appuntamenti culturali più significativi del Sud Italia, trasformando la Calabria in un palcoscenico diffuso di musica e cultura. La scorsa settimana, lo Ionio cosentino è stato teatro di un’esplosione di concerti che hanno unito grandi nomi della scena jazz internazionale a scenari mozzafiato, regalando emozioni al pubblico accorso da tutta la regione – e non solo.
Diretto artisticamente da Sergio Gimigliano e organizzato dall’associazione Picanto, con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Calabria e di numerosi comuni, il festival ha toccato luoghi simbolo come Rossano, Villapiana, Roseto Capo Spulico, Corigliano e Sibari, confermando il suo ruolo di evento culturale itinerante capace di valorizzare territori, talenti e paesaggi.
Il via alla settimana infuocata lo ha dato la “Buscadero Summer Night” a Rossano, in collaborazione con il Co.Ro. Summer Fest, che ha visto protagonista James Maddock accompagnato da Brian Mitchell e Alex Valle, in una serata dal forte sapore rock. A seguire, nella cornice storica di Villapiana, è toccato a Kevin Hays, uno dei più apprezzati pianisti jazz americani, incantare il pubblico insieme a Thomas Morgan e Jeff Ballard, in un concerto di rara eleganza che sarà trasmesso da Radio Rai 3.
Non meno travolgente è stata la doppietta di Roseto Jazz, che ha ospitato nella pittoresca Piazza Il Guiscardo prima il virtuosismo colorato di Benito Gonzales, accompagnato da un quartetto di altissimo livello, poi l’energia raffinata della contrabbassista e cantante Beatrice Valente, con il suo progetto “Play what you feel”, un viaggio musicale da New Orleans a Napoli, passando per il Brasile.
Contemporaneamente, nel contesto del Minerva Club Resort di Sibari, il cantautore Sasà Calabrese ha offerto uno spettacolo intimo e coinvolgente, dedicato al cantautorato italiano, incorniciato dallo scenario suggestivo del villaggio Mare Golf e arricchito da una performance acustica tra le rovine dell’antica Sybaris, parte del progetto Sybaris Folk.
Tra i momenti più iconici di questa settimana jazz, impossibile non citare l’arrivo del mitico Lou Marini, il sassofonista dei Blues Brothers, che ha infiammato il Castello Ducale di Corigliano accompagnato dagli Italian Groovers, regalando un finale da standing ovation con “Sweet Home Chicago”, in una serata da incorniciare.
Il festival prosegue ora con il progetto #sibariinprogress, articolato nelle sezioni Sybaris Arte, Sybaris Folk e Magna Graecia Jazz Fest, ideato da Filippo Demma, direttore dei Parchi Archeologici di Crotone e Sibari, e sostenuto dal Ministero della Cultura e dal Comune di Cassano all’Ionio. Fino al 10 agosto, il Parco archeologico di Sibari accoglierà nomi del calibro di Sergio Cammariere, Nino Buonocore, Giorgio Conte, Gegè Telesforo, Gianluca Guidi, Roberto Gatto, Rachel Z, Omar Hakim e molti altri.
Un progetto che conferma quanto il Peperoncino Jazz Festival sia molto più di un cartellone musicale: è una visione che intreccia arte, turismo, identità e territorio, rendendo la Calabria una destinazione culturale di primo piano nel panorama italiano.