Francavilla Marittima riscopre le sue origini mitiche: presentato il progetto “La Dea Atena ed Epeo di Lagaria”
Tra storia, leggenda e valorizzazione culturale, il comune ha deciso di avviare un percorso che unisce archeologia, scuola e rievocazione
FRANCAVILLA MARITTIMA – Ieri, 22 ottobre, nella sala consiliare del Comune di Francavilla Marittima, si è tenuta la presentazione ufficiale del progetto “La Dea Atena ed Epeo di Lagaria”, un’iniziativa ambiziosa finanziata dal Ministero della Cultura attraverso il Fondo Nazionale per la Rievocazione Storica. Un progetto che intreccia mito e ricerca, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, archeologico e culturale del territorio calabrese, restituendo nuova vita alla leggenda dell’antica Lagaria e al suo fondatore, Epeo, l’artefice del celebre Cavallo di Troia.
Il programma, articolato in più tappe, mira a coinvolgere cittadini, scuole e visitatori attraverso attività di rievocazione, divulgazione e formazione: visite guidate nei siti archeologici, laboratori didattici e una mostra tematica intitolata “Epeo e il Cavallo di Troia”, che sarà inaugurata sabato 25 ottobre presso il Museo Archeologico di Francavilla Marittima.
Il momento culminante dell’intero progetto arriverà martedì 28 ottobre, con la grande rievocazione storica e l’inaugurazione della riproduzione monumentale del Cavallo di Troia, che accoglierà cittadini e visitatori all’ingresso del centro abitato. L’area sarà intitolata alla memoria del dottor Gaetano Tursi, già sindaco di Francavilla Marittima, figura profondamente legata al territorio e convinta sostenitrice del valore strategico di questo progetto per lo sviluppo culturale e turistico della comunità.
La leggenda di Epeo e la Calabria “omerica”
Secondo la tradizione riportata da Strabone, Epeo, il falegname originario di Parnasso che costruì il Cavallo di Troia e aprì dall’interno la botola che permise a Ulisse e ai compagni di espugnare la città, scelse la terra degli Enotri come sua seconda patria dopo la vittoria.
Stabilitosi sulla costa ionica, a nord di Sibari, Epeo avrebbe fondato la città fortificata di Lagaria, dedicandola alla madre, moglie di Panopeo. Qui, sotto il Timpone della Motta, si trova la testimonianza archeologica più significativa di questa leggenda: gli scavi condotti da Paola Zancati Montuoro negli anni ’60, oggi custoditi nel Museo e Parco Archeologico di Francavilla Marittima, hanno portato alla luce reperti che confermano il legame tra la Calabria e il mondo eroico dei poemi omerici.
Tra questi spicca una ascia bronzea ritrovata nel complesso tombale principale, identificata dagli studiosi come possibile strumento con cui Epeo costruì il Cavallo di Troia. La posizione del sito, inoltre, coinciderebbe con il luogo in cui l’eroe avrebbe eretto un altare in onore della Dea Atena, per ringraziarla della vittoria sui Troiani.
Con il progetto “La Dea Atena ed Epeo di Lagaria”, la città riafferma il proprio ruolo di crocevia tra mito e realtà, restituendo voce alle sue origini più remote e rilanciando un modello di cultura partecipata e identitaria, capace di unire ricerca, turismo e memoria collettiva sotto il segno eterno della leggenda.