Pediatria a rischio a Co-Ro, Avs tuona contro l'Asp: «Paghi gli arretrati e risolva i problemi»
Il portavoce regionale del partito chiede a Occhiuto di bandire i concorsi, poi aggiunge polemicamente: «Chiami Emergency e Medici senza frontiera, dal momento che ha ridotto la sanità in macerie»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Così ci ha ridotti Occhiuto con la sua longa manus, l'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. L'unità operativa complessa di pediatria in servizio all'ospedale Compagna di Corigliano-Rossano, l'unica per un bacino di oltre 200mila abitanti, rischia di chiudere battenti per carenza di medici, anche dei gettonisti che ne mantengono le sorti. E poco importa se non siano interni all'azienda, le professionalità si pagano, e pure per tempo. Non è ammissibile che un medico, con tutte le difficoltà a cui va incontro ogni giorno, non sia retribuito da ormai cinque mesi».
Lo dichiara Giuseppe Campana, portavoce regionale di Europa Verde/AVS, che aggiunge: «Per quanto possa essere discutibile la gestione del servizio sanitario regionale coi gettonisti, oggi essenziali, non è ammissibile una violazione dei diritti dei lavoratori di questa portata. Non comprendiamo per quale arcano motivo l'Asp di Cosenza non saldi le spettanze dovute a professionisti che assicurano la sopravvivenza del servizio anche di notte e nei festivi».
«Mi chiedo se sia davvero questa la sanità di cui tanto si vanta Occhiuto che nulla fa per assumere medici e che spesso ha sparato a zero contro i gettonisti. Il problema della carenza di medici – prosegue Campana – è certo a monte ma il timore che la Calabria non possa più erogare un servizio sanitario sta diventando sempre più concreto. Né si può immaginare di colmare le lacune in eterno con i pur volenterosi medici cubani».
«Occhiuto, piuttosto, bandisca i concorsi e si rivolga ad Emergency e Medici senza frontiere, dal momento che ha ridotto la sanità in macerie. E l'Asp che di pratiche ambigue ne fa una ragione di vita, risolva i problemi. Se qualcuno pensa di poter giochicchiare con servizi essenziali come la pediatria, o dirottare altrove reparti già previsti nel costruendo ospedale della Sibaritide, come la medicina nucleare, si sbaglia di grosso».
«AVS – conclude il portavoce regionale – è pronta a denunciare questi fatti in tutte le sedi opportune e a scendere in piazza, a partire dallo sciopero programmato dalla Cgil per il 12 dicembre a Crotone. I diritti scambiati per logiche di potere non si calpestano».