Salute e futuro al centro dell'incontro organizzato dal Club Rotary “Rossano Bisantium”
L'incontro accademico ha posto l'accento sull'interconnessione esistente tra mondo animale ed ecosistemi. Un legame che influenza la salute degli esseri viventi e che richiede, in materia di prevenzione, un approccio sanitario sempre più integrato

CORIGLIANO-ROSSANO - La salute umana, la salute animale e soprattutto la salute dell’ecosistema sono legati indissolubilmente, solo in questi ultimi anni ci si è resi conto che non si può prescindere da questa interconnessione. Il mondo scientifico ne ha preso consapevolezza e sta spostando l’attenzione verso un nuovo modello di vita basato su un modello sanitario che punti sull’integrazione di discipline diverse.
Di questa problematica se n'è occupato il Club Rotary “Rossano Bisantium” che ha organizzato un incontro accademico tenutosi presso la sala rossa di palazzo S. Bernardino. Tra i relatori il professore Giuseppe Novelli, già rettore università di Tor Vergata in Roma, studioso di genetica medica e che si occupa di ricerca scientifica delle malattie complesse, il professore Antonino DeLorenzo, docente emerito università di Tor Vergata in Roma ordinario Alimentazione e Nutrizione Umana.
Dopo i saluti istituzionali del Presidente del Club Francesco Capristo e del Sindaco della città Flavio Stasi, la specialista in genetica medica Bina Russo, socia rotariana, ha fatto da moderatrice scientifica agli interventi della serata.
L’intervento di Novelli ha aperto i lavori della serata mettendo in evidenza come siano importanti la collaborazione interdisciplinare e l’innovazione scientifica per prevenire e gestire le minacce emergenti. Il ricercatore ha sottolineando come la salute dell’uomo sia legata strettamente alle matrici ambientali ed ha parlato dell’inquinamento ormai diffuso nell’ambiente, nel sottosuolo e nei mari ove vengono buttati tonnellate e tonnellate di plastica, da lui definita “una piaga dei nostri tempi”, visto che i residui di scarto della plastica alla luce del sole si decompongono scomponendosi in parti più piccole: le micidiali microplastiche e rappresentano un pericolo sotto diversi punti di vista.
Durante il suo articolato e interessante intervento Novelli si è dilungato su un aspetto importante: egli infatti ha affermato che la plastica si deposita sui fondali, galleggia e viene ingerita dalla fauna marina, oltre che inquinare la qualità dell’acqua e minacciare ogni aspetto della vita dei cetacei, dei mammiferi marini, delle tartarughe e dei pesci di ogni genere che ingerendo la plastica subiscono anche mutamenti genetici. Siccome i pesci raggiungono i nostri piatti, anche l’uomo è esposto a tali rischi perché le particelle più piccole (microparticelle) vengono assorbite dall’intestino umano ed entrano nella circolazione sanguigna. L'esposizione prolungata a queste sostanze contribuisce a disturbi gastrointestinali con danni al sistema cardiovascolare, renale, gastrointestinale, neurologico, riproduttivo e respiratorio nonché tumori, diabete, neuro tossicità riproduttiva e dello sviluppo.
DeLorenzo ha approfondito, invece, le implicazione pratiche di questo modello, evidenziando come le politiche di salute pubblica debbano essere integrate e orientate alla prevenzione, con un approccio più sostenibile e condiviso. “Prevenire è meglio che curare” è ormai un concetto ampiamente accettato, ma siamo sulla strada giusta? Quali passi concreti dobbiamo ancora fare per garantire maggiori investimenti e risorse nella prevenzione sanitaria? Secondo DeLorenzo la sfida della prevenzione è cruciale per garantire la sostenibilità della sanità pubblica e prosegue: «l’obiettivo delle leggi deve essere quello di proteggere la salute in tutti i settori (agricoltura, zootecnia e la produzione di alimenti)».
La pandemia di Covid-19 ed il cambiamento climatico hanno riportato in primo piano l’importanza di un approccio unificato alla salute. Il relatore ha concluso che il cambiamento climatico è una delle emergenze planetarie attuali che sta cambiando il modo di vedere, affrontare e contrastare le malattie infettive. Dopo avere citato una frase di Tedros Ahanom Ghebreyesus, secondo il quale “la nostra forza è la forza del più debole”, in chiusura il professore ha richiamato l’attenzione dei presenti sul tema degli antibiotici, il cui uso crescente ne sta facendo diminuire l’efficacia.
Sono esempi che ci fanno capire quanto sia fondamentale prestare attenzione agli ecosistemi, alla veterinaria e agli allevamenti, non solo a livello planetario ma anche per le ricadute che si possono avere a livello locale.
È seguito il dibattito con l’intervento del pubblico qualificato. Infine il decano del Club Rotary, Amerigo Minnicelli, alla presenza del Sindaco e vista la disponibilità degli accademici DeLorenzo e Novelli, ha proposto l’istituzione di una “accademia” della salute nella nuova città di Corigliano Rossano.