A Castrovillari la presentazione del libro di Nicola Caracciolo “I’Mmascharate Castruvjddare”
È il racconto di una città vista attraverso gli scatti di un fotografo appassionato e sensibile, caratterizzati da una impronta estetica che mette in evidenza scenari iconici in modo da immortalare al tempo stesso bellezza e tradizione
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CASTROVILLARI - Tra maschere eleganti, sfilate, musica, folklore e una dimensione liberatoria, il Carnevale è un affascinante laboratorio antropologico, perché unisce tradizioni millenarie a pause dalla routine quotidiana. Una esperienza intergenerazionale di cultura e di catarsi. Non fa eccezione il Carnevale di Castrovillari, tra i più importanti d’Italia anche grazie al Festival Folkloristico Internazionale che lo accompagna.
Si racconta che risalga addirittura alla metà del Seicento, ma è solo dal 1975 che ha assunto le sembianze attuali. Di questi ultimi cinquanta anni ne è unica testimonianza preziosa il volume di Nicola Caracciolo dal titolo “I’Mmascharate Castruvjddare”, che sarà presentato sabato 1 marzo alle 17 nella Sala Consiliare del Comune di Castrovillari.
È il racconto di una città, Castrovillari, vista attraverso gli scatti di un fotografo appassionato e sensibile, caratterizzati da una impronta estetica che mette in evidenza scenari iconici in modo da immortalare al tempo stesso bellezza e tradizione.
Grazie a Nicola Caracciolo questa preziosa testimonianza, che lega il passato con il presente guardando al futuro è giunta sino a noi; un omaggio alle radici, che si tengono strette le une alle altre, memoria delle origini che meritano di essere custodite. Il libro è uno scrigno prezioso che ci regala i volti della gente del Sud, giovani e anziani, ragazze spensierate nella loro prorompente vitalità, donne con il volto segnato dal tempo e gli occhi curiosi dei bambini, tutti uniti da un solo fil rouge: il sorriso. Che nel nostro linguaggio significa accoglienza col cuore in mano in una terra dove “il cielo ha seminato stelle”.
Caracciolo è riuscito a cogliere l’anima popolare, espressioni e momenti che assieme a tutti i colori fantasmagorici del Carnevale e delle forme diventano essi stessi cromie. Sfogliando le pagine del libro sembra di ritrovarsi all’improvviso in quell’età dell’innocenza che non dovrebbe finire mai. Perché per Caracciolo oltre l’obiettivo contano i sentimenti e l’amore per la sua terra.
E poi ci sono i carri satirici, realizzati dai maestri cartapestai e le mascherine cucite da stilisti specializzati o semplicemente dalla gente comune.
Nicola Caracciolo riesce a coglierne l’essenza prendendoci per mano e accompagnandoci per un percorso lungo 50 anni. Il libro è arricchito dalle testimonianze e dai ricordi di istituzioni, politici, professionisti, imprenditori, tutti, ognuno nel suo campo, protagonisti di quegli anni.
Nel corso della presentazione del libro in programma sabato prossimo dialogherà con l’autore la giornalista Antonella Daloiso. All’incontro prenderanno parte il sindaco, Mimmo Lo Polito, il presidente del GAL del Pollino, Domenico Pappaterra, il presidente della Pro Loco, Eugenio Iannelli, il direttore artistico della Pro Loco, Gerardo Bonifati e Stefano Marcialis, progettista grafico.