4 ore fa:Il centro storico di Castrovillari pronto ad ospitare la prima edizione di "Clap! Etno Music Fest"
4 ore fa:Un trionfo di sport e passione: si conclude con successo il Torneo Tpra Fitp dell'Asd Atletico Rossanese
5 ore fa:Gal Sibaritide, 14 milioni "a pioggia" e senza un'apparente strategia
3 ore fa:Orgoglio e commozione per il raduno dei calovetesi in Toscana
2 ore fa:Allarme degrado Co-Ro, il Movimento del Territorio contro mancanza di visione e programmazione
2 ore fa:​​​​​​​Gradimento Occhiuto, per Graziano la Calabria è nella direzione giusta
1 ora fa:Referendum, l’appello del Centro Studi "Giorgio La Pira"
56 minuti fa:Straface: «Premiato il lavoro straordinario per la Calabria»
1 ora fa:Il Consigliere Borrelli chiede al Governo italiano il riconoscimento del genocidio e dello Stato di Palestina
26 minuti fa:Due nuovi medici cubani in servizio all’Hospice di Cassano

Riabitare i classici per proiettarsi in una nuova narrazione

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Riabitare i Classici, è l’ultimo lavoro letterario fatto dalla nostra amica e collega della Redazione dell’Eco dello Jonio, Alessandra Mazzei. Per noi la prof, in senso totalizzante. Edito da Jonia Editrice, il volume è stato presentato lo scorso venerdì 3 gennaio nel sontuoso palazzo De Rosis dove venne alla luce la venerabile Serva di Dio, Madre Isabella. È una raccolta di nugae, storie, studi, approfondimenti e riflessioni attorno ai classici che – come le ha definite Franca Pinto Minerva - «testimoniano da una parte la persistenza di domande esistenziali … dall’altra si aprono ad illuminare tempi e spazi della contemporaneità».

Faccio il cronista con l’animo da gregario per un territorio che racconto ogni giorno e con il cuore sempre proiettato alla ri-costruzione della sua consapevolezza civica, sociale, culturale. Di quella che è la sostanza letteraria della “piccola” opera di Alessandra ne hanno parlato, discusso e si sono confrontati, l’altra sera, tante personalità di cultura, sfoderando e sfogliando pezzo dopo pezzo il lavoro maieutico che viene fuori dal libro. A me, invece, l’arduo compito – non richiesto – di girare e mostrare l’altra faccia della medaglia, quella che ha portato quasi duecento persone, in un freddo e umido venerdì sera di gennaio nel cuore delle feste natalizie, ad assieparsi tra le stanze di quel palazzo che domina la parte bassa del centro storico di Rossano.

Dietro al lavoro di Alessandra Mazzei, che raccoglie in un libro l’embrione poi rivisto, ampliato, sviluppato di una sua felice rubrica (Nugae, appunto) ospitata sulle pagine del nostro giornale, c’è molto di più di una «domanda esistenziale». C’è una rivoluzione gentile, nobile, silenziosa che andrebbe solo sostenuta e portata a maturazione. Una rivoluzione che parte da quello che è il contenitore di Patìr, l’educational dai mille volti e sfaccettature culturali cercato per valorizzare il contesto artistico, architettonico e spirituale delle “pietre parlanti” del Patire; che passa proprio attraverso le Nugae; e che arriva diritto alla riabilitazione della cultura intellettuale di questo territorio che ora ha necessità di propagarsi nella sua forma 2.0.

Ed è qui – a mio avviso - il passaggio focale per la realizzazione di una nuova consapevolezza. Rossano, Corigliano, Corigliano-Rossano e più in generale il territorio della Calabria del nord-est, sono chiamati, probabilmente, a raccogliere la sfida intellettuale più importante degli ultimi decenni: garantire un cambio generazionale e di passo a quella che è stata fino ad ora l’intellighenzia culturale nostrana, infarcita di stereotipi, impostazioni (a volte ideologiche) e di tantissima ipocrisia. Ecco, Alessandra Mazzei e la sua opera di in-segnante, che ha, per prima, tracciato il solco, diventando lo spartiacque tra una vecchia e nuova mentalità, rappresenta oggi, per il popolo intellettuale di questa nuova grande città, l’innovazione, l’atteso upgrade ad una fase di Cultura, Coscienza e Consapevolezza nuova, svecchiata dai totem e dagli slogan che hanno circoscritto, forse in modo esagerato, la narrazione di questo pezzo di Calabria.

Dico questo perché, venerdì sera a palazzo De Rosis, per la prima volta, dopo tantissimo tempo, ho rivisto una sala gremita per oltre metà – finalmente - da “teste nere e colorate”, quelle dei capelli dei giovani. È qui la Rivoluzione. Ed è in atto da qualche tempo proprio grazie a chi, come Alessandra Mazzei ma mi verrebbe da citare anche il filosofo Enzo Piro, si sta impegnando nel tenere rispetto – massimo rispetto – e fare da congiunzione tra due mondi, la vecchia e la nuova generazione della cultura. Oggi i giovani sono pronti e si apprestano con un approccio magmatico a tirare fuori tutto quanto è rimasto seppellito sotto definiti stereotipi che non sono per nulla esaustivi dei quasi cento secoli di storia sociale di questo territorio. È chiaro che non c’è da fare “rottamazioni o moderne iconoclastie”. Tutt’altro. C’è da realizzare un processo osmotico che inglobi la tradizione e dia spazio alle nuove leve del sapere e della conoscenza.

Alessandra Mazzei, docente, filologa, scrittrice, intellettuale e filantropa di Corigliano-Rossano, di cui l’Eco dello Jonio si onora dell’amicizia e della collaborazione, è oggi l’alfa di un nuovo racconto che riabita i Classici ma ci proietta nella nuova narrazione.

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.