Il Docufilm "Un'altra idea di stare" sarà presentato alla Camera dei Deputati
Un racconto differente che rifugge l'immagine retorica dei Borghi e intende richiamare l'attenzione sulle comunità locali e sull'abitare questi luoghi
ROSETO CAPO SPULICO - Il Docufilm "Un'altra idea di stare" arriva in Parlamento e, grazie alla collaborazione con l'Intergruppo Parlamentare Sviluppo Sud, Aree Fragili e Isole Minori, sarà proiettato nella prestigiosa Sala Matteotti a Montecitorio.
Dopo le uscite pubbliche al Festival del Cinema di Venezia e la presentazione in Regione Calabria, il Docufilm "Un'Altra idea di stare" entra in Parlamento con l'obiettivo di fornire una nuova visione dei Borghi al Decisore nazionale.
Realizzato dall'Associazione Borghi Autentici d'Italia, il docufilm racconta storie di persone, luoghi e comunità che interpretano un nuovo modo di valorizzare i borghi italiani. Un viaggio emozionante realizzato in Calabria ma che rappresenta le tante realtà dei piccoli comuni che rendono unico il nostro Paese, esplorando modelli sostenibili per il futuro delle aree interne e delle zone fragili. Un racconto differente che rifugge l'immagine retorica dei Borghi e intende richiamare l'attenzione sulle comunità locali e sull'abitare questi luoghi.
Al termine della proiezione seguirà un momento di confronto e dibattito con rappresentanti istituzionali e i protagonisti del progetto sviluppato dall'Associazione Borghi Autentici d'Italia. All'evento, moderato dalla Deputata Anna Laura Orrico, interverranno: Alessandro Ciaramiello - Deputato e Presidente Intergruppo Parlamentare Sviluppo Sud, Aree Fragili e Isole Minori Rosanna Mazzia - Presidente Nazionale Associazione Borghi Autentici d'Italia.
«Pensiamo che sia fondamentale - dichiara la Presidente Mazzia - fornire a chi quotidianamente decide in quale direzione deve andare lo sviluppo dell'Italia e dei suoi territori, una testimonianza reale e non musealizzata dei nostri Borghi. Che non sono né una dimensione romantica e ideale ma neppure residuale o "povera" di energie, ma costituiscono semplicemente, "un'altra idea di stare"».