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Sarà la Tarantella calabrese la musa del Festival nazionale del Borghi

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ROCCA IMPERIALE - La stagione estiva dedicata alla “Tarantella tradizionale calabrese della bassa regione”, progetto di ricerca e performance portato avanti dal gruppo “Nóstos Teatro Danza del Sud” della Compagnia Teatrale BA17, sta chiudendo il suo cerchio. Dopo il progetto “Calabria, Santi e Briganti” e dopo il successo degli stage al “Badolato Tarantella Festival”, la narrazione della danza tradizionale calabrese che ha attraversato i borghi calabresi, si appresta a partecipare al Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia, che si terrà a Oriolo e Rocca Imperiale il 6, 7 e 8 settembre prossimi.

Bastano queste poche parole per rievocare un mondo straordinario che con le sue movenze svela un passato culturale importante e che continua ad animare piazze, festival e manifestazioni varie, con una numerosissima partecipazione di pubblico. La tarantella, danza dalle movenze codificate che unisce il codice alla libertà espressiva, è uno dei cuori della narrazione del passato, che ha riportato il mondo dicotomico dello spirito e della ribellione che caratterizza da millenni questa regione.

«La danza popolare – spiega l’ideatrice del progetto Angelica Artemisia Pedatella – ha scritto un codice che resta nel costume. Stiamo lavorando da mesi sulle ricostruzioni della danza locale, trovando una sintesi, ottimizzando una ricerca che mette insieme la tradizione con la contemporaneità per raccontare lo spirito sempre attuale della tarantella». A dispetto di ogni definizione, infatti, il termine “tradizionale” include assolutamente innovazione.

«Credo che succeda poche volte – spiega ancora la danzatrice, regista e attrice Angelica Artemisia Pedatella. – La tarantella è sentita come tradizione ma continua ad essere innovativa. Credo che questo accada perché incarna veramente lo spirito del popolo, legato ai valori ma immerso sempre nella vita, proiettato necessariamente nel presente. La ricerca che stiamo facendo grazie al mondo popolare tradizionale è incredibile, supera le aspettative e ci permette di avere un dialogo straordinario con la gente».

Il progetto “Nóstos nasce dall’incontro del maestro Francesco Nicastro, danzatore e ricercatore della tradizione, con Angelica Artemisia Pedatella e la sua Compagnia Teatrale BA17. «Da oltre due decenni – precisa Francesco Nicastro – mi occupo della danza di tradizione, calabrese, portandola ovunque attraverso stage, seminari, incontri pratici e culturali. In una realtà in cui tutto si improvvisa e tutto si imita, è necessario evitare il declino dell’identità popolare, per evitare che questa ballata continui a perdere il suo linguaggio coreutico originale. Da bambino, osservando e ascoltando gli anziani, ho imparato che in una società che corre così in fretta, il mondo delle tradizioni può riappropriarsi del valore che possiede davvero. Gli anziani sono e saranno sempre la nostra memoria, passata, presente e futura».

La partecipazione al Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia corona davvero un percorso importante e apre a un settembre, come spiegano gli artisti, ricco di novità che non vogliono ancora raccontare. «Si tratta davvero di una sorpresa a cui abbiamo lavorato da mesi – conclude la Pedatella – e siamo certi che riusciremo a dare una luce nuova a questo mondo incredibile che ci portiamo dentro e che crea relazioni, bellezza e dà ritmo alla nostra vita».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.