Amarelli ospita il workshop Ied di Milano, 19 universitari impegnati nella progettazione di una tesi
Oggetto della tesi sarà la creazione di uno spazio museale che valorizzi l'esperienza del visitatore attraverso un'immersione e una iper-comunicazione
CORIGLIANO-ROSSANO – «Corigliano-Rossano e la Calabria diventano, ancora una volta, location privilegiate per laboratori nazionali di formazione e sperimentazione in tema di design innovativo grazie ed attraverso il Museo della Liquirizia Giorgio Amarelli, indicato e studiato come museo d’impresa di nuova concezione, tra tradizione e innovazione».
È, questo, il titolo ed il tema del workshop prestigioso ed esclusivo conclusosi ieri che ha visto protagonisti, nel tempio della liquirizia calabrese, i 19 studenti dell'Istituto Europeo di Design (IED) di Milano.
«Obiettivo dell’evento didattico e del progetto di tesi - riporta la nota - è stato quello di suggerire contenuti, visioni ed esperienze per la progettazione di spazi esistenti e nuovi, per una nuova interpretazione degli aspetti museografici, per l'integrazione di sistemi tecnologici per la narrazione e la comunicazione visiva, per la creazione di spazi di condivisione esperienziale e di iper-comunicazione e per la definizione di uno scenario all'avanguardia rispondente alle aspettative dei visitatori contemporanei. L'evento è stato organizzato con la partecipazione di Museimpresa, promosso e coordinato dall’Architetto Geo Lanza, Design Director per lo storico brand della liquirizia ed a capo della delegazione di studenti dello storico Istituto».
«Oggetto della tesi - si legge ancora - sarà la creazione di uno spazio museale che valorizzi l'esperienza del visitatore attraverso un'immersione e una iper-comunicazione. Il percorso, che chiede all’Interior Design di interpretare un nuovo punto di vista utilizzando i concetti dell’Exhibit Design, Light Design, Comunicazione Visiva e Tecnologia Multimediale, viaggia su otto parole chiave: Natura, Riuso, Sostenibilità, Gusto, Design, Easy Tech, Enjoy, Italianità».
«La storica collaborazione con lo Ied – spiega Fortunato Amarelli – testimonia l'interesse da parte del prestigioso Istituto verso i nuovi valori dei contenuti progettuali e gli scenari culturali aperti dal progetto di ricerca e ci restituisce stimoli e prospettive ulteriori».
Insieme agli studenti, hanno partecipato alla due giorni di formazione e sperimentazione da Amarelli anche il Direttore della Scuola di Design, Giacomo Bertolazzi, la responsabile dell’Ufficio Stampa e Comunicazione, Federica Spampinato e l'Assistente al Corso, Simone Rosi