Calabria e Basilicata unite in "Una montagna di storie", il primo festival interregionale di lettura
Un progetto per bambini e ragazzi under 16 che coinvolge Mormanno, Laino Borgo, Lauria, Rotonda e Viggianello
MORMANNO - Quattro giorni intensi di appuntamenti tra Calabria e Basilicata, unite insieme dalla passione per la lettura e dalla voglia di condividere un progetto di animazione culturale che coinvolga bambini e ragazzi under 16. "Una montagna di storie" è il nome del primo festival interregionale di lettura che vedrà protagonisti i comuni di Mormanno, Laino Borgo, Lauria, Rotonda e Viaggianello uniti dalla stessa volontà culturale: «promuovere momenti di confronto nei giovani, partendo dai libri, e aiutarli nel percorso di crescita offrendo loro occasioni per aprire i loro orizzonti e i loro cuori» sintetizza l'assessore alla cultura del comune di Mormanno, Maria Olga Fortunato.
All'interno del festival ci sarà anche l'occasione di celebrare la giornata internazionale della geodiversità che si celebra ogni anno il 6 ottobre.
Tanti gli ospiti tra scrittori, autori, speaker e diversificati gli appuntamenti che vedranno protagonisti i bambini e ragazzi ma anche educatori, genitori, insegnanti con attività laboratoriali e seminari.
Il festival inizierà giovedì 5 ottobre per concludersi domenica 8 e vedrà protagonisti l'Istituto comprensivo Giovanni XXIII di Lauria, l'Istituto comprensivo Biagio Londo di Laino Borgo, L'istituto omnicomprensivo di Mormanno, l'istituto omnicomprensivo di Viggianello, la scuola Don Bosco di Rotonda, il Museo di Storia naturale Mugepa di Rotonda. Tra gli ospiti Michela Cesaretti Salvi, Serenella Vezzi, Fuad Aziza, Vincenzo del Vecchio, Marrimo Carrese, Mario Pennacchio, Tina Festa, Giovanni Colaneri, Ippolito Chiarello, Gianluca Caporaso.
«La cultura non ha confini ma solo orizzonti possibili - ha sottolineato l'assessore del comune di Mormanno, Maria Olga Fortunato - per questo ci è piaciuto immaginare un festival inclusivo e che si aprisse al territorio per realizzare uno spazio ampio e condiviso di socialità, riflessione, approfondimento ma anche divertimento e crescita per i nostri ragazzi e le famiglie, gli educatori e gli insegnanti. Una prima esperienza che se darà - come ci auguriamo - i frutti sperati potrebbe consolidarsi in un appuntamento di più ampio respiro e rilevanza nazionale».