59 minuti fa:Visita dell'ambasciatore dell'Azerbaigian a Corigliano-Rossano
5 ore fa:Amendolara, maggioranza: «Insieme a Straface per individuare le soluzioni per i disagi sanitari»
1 ora fa:Anche il Liceo Linguistico di Rossano in testa alla classifica provinciale di Eduscopio 2024
8 ore fa: Da Co-Ro a The Voice Kids, il talentuoso Marco Della Mura brilla su Rai 1
6 ore fa:Assemblea Anci: la prima volta di Frascineto con Prioli
1 ora fa:Dietro la violenza di genere: un fenomeno dalla profonda matrice culturale
8 ore fa:Sorical, i sindacati sono sul piede di guerra: proclamato lo stato di agitazione
2 ore fa:La Vignetta dell'Eco
3 ore fa:Uva risponde ad Antoniozzi: «Noi ragioniamo per l’interesse del nostro territorio senza limitarne altri»
9 ore fa:Vittime di femminicidio, il Senato ricorda la rossanese Maria Rosaria Sessa

Ad Altomonte "Calabria angioina", la mostra sul Medioevo calabrese targata Unical

1 minuti di lettura

ALTOMONTE - Dal 30 ottobre 2023 al 30 gennaio 2024 Altomonte accoglierà presso il Museo Civico la mostra Calabria angioina (1266-1382). Novità gotiche e tradizione bizantina al tramonto del Medioevo patrocinata dall’Unical. 

Il progetto – ideato e curato da Stefania Paone, docente di Storia dell'arte medievale del dipartimento di Studi umanistici dell’Università della Calabria – svelerà il ricco patrimonio artistico prodotto nella regione durante la dominazione angioina, tra la seconda metà del XIII e la fine del XIV secolo. Un patrimonio che si articola intorno a due poli, uno latino e gotico che guarda alle novità importate dalla Francia attraverso la mediazione di Napoli, capitale del nuovo Regno degli Angiò, l’altro greco e bizantino che attesta la lunga durata della cultura orientale nella regione.

Si tratta della prima grande esposizione d’arte sul Basso Medioevo calabrese, un inedito allestimento che riunirà ad Altomonte – nella cornice più adatta dal punto di vista storico e artistico – un complesso di opere e manufatti solitamente disgregato sul territorio regionale. Testimonianze spesso dimenticate che, grazie al supporto della tecnologia, “dialogheranno” con capolavori originariamente collocati in chiese distrutte dai terremoti o fortemente danneggiate nel corso degli ultimi sette secoli, guidando turisti e visitatori alla scoperta di un tassello importante della storia della regione.

La conferenza stampa di inaugurazione della mostra è prevista per lunedì 30 ottobre alle ore 11:00 presso la sala Razetti del Museo Civico. L’esposizione sarà presentata da Vittorio Sgarbi, sottosegretario al ministero della Cultura, mentre l’apertura al pubblico è prevista alle ore 17:30.

L'esposizione. Il percorso avrà inizio nella chiesa di Santa Maria della Consolazione di Altomonte, uno degli edifici più significativi del Gotico meridionale, commissionata dal conte Filippo Sangineto, Siniscalco di Provenza e uomo di fiducia del re Roberto d’Angiò.

Indossando visori per la realtà virtuale, i visitatori potranno immergersi nella ricostruzione 3D della chiesa, creata dallo spin-off dell’Università della Calabria 3DResearch, per scoprire la storia del feudo e l’aspetto originale dell’edificio al tempo degli Angioini.

La visita proseguirà nell’attiguo Museo Civico, dove oltre 40 opere, oreficerie, sculture, documenti, monete, affreschi staccati, tavole dipinte e disegni, provenienti da tutta la Calabria – e in molti casi mai esposte – saranno organizzate in cinque sezioni tematiche con pannelli didattici e proiezioni multimediali.

La mostra, con ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 30 gennaio 2024 tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00. Per i gruppi è necessaria la prenotazione. Per ulteriori informazioni: calabria.angioina2023@gmail.com.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.