A Mormanno è tutto pronto per la Festa della Donazione sul fil rouge di storia e identità
La rievocazione storica in programma Sabato 28 e domenica 29 ottobre è un evento finanziato dal Ministero della Cultura - Direzione Generale dello Spettacolo
MORMANNO - Rievoca un preciso e documentato avvenimento storico: La donazione del Castrum di Miromanum con tutte le sue pertinenze, staccandolo dalla sua terra di Laino, da parte del Principe normanno Ugo di Chiaromonte al Vescovo di Cassano Jonio, Sasso, con atto firmato anche dal Sovrano di Puglia Ruggero Borsa e da 7 testimoni normanni il 3 dicembre dell'anno 1101. E' la Festa della donazione (comunemente chiamata rievocazione storica) ormai entrata di diritto tra i grandi appuntamenti di Mormanno che tra l'altro da diversi anni riceve il sostegno economico del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – Direzione generale dello Spettacolo, a dimostrazione del grande valore storico e identitario che la manifestazione ha saputo ritagliarsi grazie alla perfetta organizzazione dell'associazione Comunalia in sinergia con l'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo Pappaterra.
Il programma 2023 spalmato su due giorni prevede Sabato 28 ottobre a Mormanno il raduno dei figuranti alle ore 18:15 in piazza Umberto I, la rappresentazione della Donazione alle ore 19:00 sul sagrato della cattedrale e poi alle 20:30 il concerto dei Sabatum Opera Symphony. Domenica 29 ottobre, invece a Chiaromonte presso l'anfiteatro Parcotorre della Spiga la consegna della pergamena dell'atto di Donazione da parte del principe al Governatore di Miromannum con l'intervento del professor Domenico Crea ideatore della manifestazione. L'evento coordinato dalla direzione artistica dell'associazione culturale Novecento, sarà trasmesso anche in diretta sulla pagina facebook del Comune di Mormanno.
L'idea dell'amministrazione guidata dal sindaco, Paolo Pappaterra, è quello di rafforzare la rievocazione storica della Festa della donazione e trasformarla in un «attrattore culturale per canalizzare turisti e visitatori all'interno del borgo e destagionalizzare le presenze consolidando la destinazione Pollino in un momento straordinario per il turismo esperienziale. Ce lo dicono i dati e le analisi dei grandi sistemi turistici che affermano sempre più il profilo di un viaggiatore che vuole incontrare i territori, in particolare le aree interne, conoscendo da vicino la storia, l'identità e i macro attrattori di un determinato posto. In questa chiave di lettura la nostra strategia di promozione fa sempre più riferimento a sistemi integrati che coniugano la conoscenza delle bellezze ambientali e paesaggistiche a quelle culturali ed enogastronomiche all'interno di un modello sinergico di valorizzazione delle migliori risorse che abbiamo».