Cassano Jonio, alla scuola media "Zanotti Bianco" conclusa la Rassegna Kalados
Perri invita i giovani a conoscere l’antico Museo diocesano del Codex Purpureus mentre Demma si complimenta con gli studenti per la conoscenza che hanno di Sibari
CASSANO JONIO – Si è conclusa questa mattina nell’aula magna dell’Istituto comprensivo “Zanotti Bianco” la Rassegna Kalados, per la promozione delle persone e dei territori, alla presenza dell’assessore comunale alla Cultura Annamaria Bianchi, del vicario Angelo Presta, della direttrice del Museo diocesano e del Codex di Corigliano - Rossano Cecilia Perri e del direttore del Museo archeologico nazionale della Sibaritide, Filippo Demma.
«A dare il benvenuto agli ospiti – si legge nella nota -, il docente Angelo Presta che si è dichiarato entusiasta per l’evento realizzato nell’Istituto comprensivo di Sibari. È seguita la presentazione del programma da parte di Martino Zuccaro che ha specificato le finalità della Rassegna, un evento complementare alla 37esima edizione del Premio Nazionale “Troccoli Magna Graecia”.
Cecilia Perri, intervistata da Leonardo Guerrieri, ha esordito affermando che “quella del Codex Rossanensis è una storia straordinaria in quanto, oltre ad essere un evangelario di indubbio valore storico, ha un particolare valore documentale e artistico, perché trascritto a mano da pazienti monaci”. La direttrice ha invitato, inoltre, i giovani studenti a far visita al museo perché vi è un nuovo allestimento impreziosito da altre opere. Non solo, sono state realizzate attività laboratoriali dove possono partecipare i ragazzi e i giovani studenti per addentrarsi nel magico mondo museale quale testimonianza polivalente del mondo antico.
La direttrice ha reso noto che attraverso la consulta regionale dei musei diocesani -della quale lei fa parte - tende alla valorizzazione di tutti i musei diocesani della Calabria con appropriati interventi mirati.
Per conto del Museo della Sibaritide, Luigi Cristaldi ha tentato di coinvolgere -riuscendovi - i giovani interlocutori dell’istituto, sollecitandoli a intervenire e rivolgere le proprie domande al direttore Demma.
“Sono contento - ha osservato Demma - che i ragazzi siano interessati alla storia di Sibari, perché loro credono sia soltanto il luogo locale dove loro sono nati: invece non è vero. La storia di Sibari è la storia del Mediterraneo, è la storia della scrittura, è la storia dell’Europa. I testi scritti e le testimonianze materiali come monumenti, manufatti di epoca antica, reperti archeologici, è la storia fatta con i testi scritti, della Grecia; per questo il museo sta cambiando e si sta aprendo alla società esterna, non solo agli esperti ma a tutti voi, adulti e giovani compresi, con nuovi allestimenti e con un ventaglio di attività laboratoriali”.
L’evento è stato concluso dalla proiezione di un video realizzato dal professore Di Callo, i cui protagonisti sono stati i ragazzi dell’Istituto Zanotti Bianco».