"La Divina Commedia: il Viaggio", uno spettacolo sperimentale della scuola Maros
L'appuntamento è per il 18 febbraio al Cineteatro Metropol alle ore 21:00. Il racconto di un viaggio introspettivo che si articola in una realtà psicologica tutta umana e che attraversa metaforicamente l'aldilà per giungere alla salvezza
CORIGLIANO-ROSSANO - Oggi parliamo di un evento culturale importante che si terrà il 18 febbraio al Cineteatro Metropol: la scuola di arti Maros in Teatro porterà in scena “La Divina Commedia: il Viaggio”.
Per parlare di questa bella avventura artistica e culturale abbiamo invitato Alessandra Bianco, Direttrice della scuola Maros, ospite all’Eco in Diretta, il talk della nostra testata condotto dal Direttore Marco Lefosse.
Un viaggio nelle tre cantiche della Divina Commedia, come nasce? «L’idea è partita in realtà dai ragazzi. Questo è il decimo anno di attività su Corigliano-Rossano (prima operavamo solo a Roma e Cosenza). Abbiamo portato in scena anche altre opere come l’Odissea, sempre in una chiave divertente e sempre sotto forma di adattamento, una rivisitazione più leggera insomma. Questa volta, invece, hanno voluto cimentarsi in qualcosa di più “serio”. Eravamo in pandemia e in occasione del centenario della morte di Dante si è pensato alla Divina Commedia, ma quando dovevamo andare in scena le chiusure ci bloccarono. Così ho fatto alcune dirette streaming dal Teatro Paolella portando in scena alcuni personaggi e alcuni frammenti dal titolo “Incontri Divini”, coinvolsi anche i ragazzi che si sono appassionarono alla storia proposta, da allora tanto lavoro e tanta dedizione».
Parliamo di un cast giovanissimo, di adolescenti che si cimentano nella recitazione. Attraverso l’arte scenica si approfondiscono e studiano temi letterari, si avvicinano i ragazzi ad opere sulle quali si insiste poco. Purtroppo il nostro territorio è fanalino di coda per quel che riguarda gli interessi culturali e soprattutto la lettura. Queste realtà possono fare la differenza.
«Ciò che posso dire, ad esempio, è che bambini delle elementari coinvolti nel progetto dell’Odissea grazie a questo lavoro conoscono perfettamente trama e personaggi, anche in maniera piuttosto dettagliata. Questa è un’operazione importante. Nel 2016-17 sono state approvate le linee attuative dal Ministero della Pubblica Istruzione per l’insegnamento del teatro nelle scuole, non come materia extra scolastica ma curriculare. Questo esiste negli altri paesi, da noi non ancora. I governi cambiano repentinamente e per questo non abbiamo ancora una legge definitiva. Questo è importante perché hanno capito che attività scolastiche come questa migliorano il rendimento scolastico dei ragazzi. Interpretare un personaggio significa sapere tutto di lui, significa spingere all’approfondimento. Questo livello di conoscenza ed immedesimazione fa si che nei ragazzi si sedimentino tutte le nozioni, non lo dimenticheranno più».
Ciò che è importante sottolineare è che per la prima volta non viene presenta l’opera divisa in compartimenti stagni ma viene offerta una visione d’insieme. L’intera sinossi restituisce la storia nella sua interezza, operazione non facile per un’opera del genere.
«Non è stato semplice perché i personaggi sono tanti. L’inferno, si sa, ha un fascino particolare ma, man mano che ci si addentra nell’opera e si giunge al paradiso, il lettore perde un po’ l’interesse. Questo perché il linguaggio cambia e il registro si fa via via più impegnativo. Ma la Divina Commedia va rappresentata e raccontata nella sua complessità. Anche per i ragazzi è stato più facile comprendere e rappresentare l’Inferno. Tra i temi trattati molti accendono il dibattito e offrono spunti di riflessione. Per il Purgatorio e il Paradiso invece abbiamo deciso, molto umilmente, di interpretare Virgilio attraverso una donna. Una donna perché penso che il linguaggio femminile si presti molto. La donna è capace di raccontare, ha un animo più confortante. Sherazade, se ci pensate, si salva raccontando per cui penso sia una caratteristica vincente del femminile. È una scelta voluta. In ogni caso un regista, quando compie un’operazione del genere, deve stare attento a non stravolgere il messaggio, che poi può essere interpretato in vari modi ma che non deve mai allontanarsi dall’originale. La nostra scelta di far diventare Virgilio donna è stata anche una rivalsa, per essere meno vittime».
Tanti temi attuali, quindi, da poter sviscerare attraverso l’opera e uno studio attento dei personaggi.
«Si, e a tal proposito il collega Antonio Iapichino è stato colui che si è dedicato proprio ed esclusivamente alla ricostruzione dei singoli personaggi. Sui temi c’è stato un grande coinvolgimento dei ragazzi. Hanno fatto delle osservazioni che poi si sono rivelate giuste e che ci hanno aiutato ad affinare l’opera. Sono molto attenti ai temi che riguardano il mondo di oggi».
E sulle maestranze che ruotano attorno ad un’opera di questo tipo: «Intanto è una produzione scolastica, ma è una produzione a tutti gli effetti. Qualcuno dice che è un azzardo, vedremo. È più che altro un’opera sperimentale. All’interno di questo cast è presente anche il corpo di ballo di Margherita CSDanza e le cui coreografie sono a cura di Alice Celestino, che insegna teatro-danza nella nostra scuola. Collaboriamo anche con Create Danza che è ormai una realtà di professionisti affermata. Gli attori, invece, sono sia allievi alle prime armi che studenti-attori. Ovviamente ci sono anche attori professionisti. La voce narrante è quella di Antonio Iapichino».
Un altro lavoro di successo di Maros è stato 4u Performer, che ha suscitato grande clamore mediatico nel mondo dello spettacolo. Una prova di maturità per la scuola: «È vero, il tutto coincideva con la partecipazione ai campionati regionali del Performer Italian Cup, campionato nazionale di arti sceniche e performative che ha aperto una stagione di successi che prosegue ancora oggi. Siamo molto contenti DEI risultati raggiunti perché i quattro ragazzi hanno lavorato davvero con tanti nomi importanti del panorama artistico nazionale ed internazionale. Una cosa da non sottovalutare è che è stata comunque un’esperienza formativa. In questo mestiere non ci si improvvisa, bisogna studiare. Anche l’improvvisazione è frutto di uno studio e siamo felici i ragazzi siano sulla strada giusta».
Perciò invitiamo tutti a vedere lo spettacolo ricordando che avrà inizio alle ore 21:00. I biglietti sono acquistabili presso i seguenti punti vendita: Farmacia Taverna-via Salerno 31 (Schiavonea), Bar Aladin (Schiavonea) Tabacchi Galati-via Galeno 6-8 (Rossano); Maros eventi piazza De Gasperi 11 (Rossano).