Pmi Day, Amarelli: «I giovani trovino il coraggio di investire sul territorio, c'è bisogno di imprese pulite»
Nella Giornata delle piccole e medie imprese la fabbrica Amarelli ha aperto le porte allo Scientifico Pitagora. «L'educazione dei ragazzi spetta non solo ai genitori, ma all'intera comunità. Ognuno faccia la sua parte per crescere le nuove generazioni»
CORIGLIANO - ROSSANO - Una visita guidata presso l’Amarelli con un confronto a tu per tu con l’amministratore dell’azienda Fortunato Amarelli, nonché presidente di Confindustria Cosenza. È questo il premio che il liceo scientifico Pitagora di Rende si è aggiudicato lo scorso 2021 vincendo il concorso regionale “latuaideadimpresa” ma che ai tempi, causa Covid, non ha potuto “ritirare”. Ebbene ieri, per giunta in occasione della giornata del PMI day (giornata della piccola e media impresa, ndr), i ragazzi hanno potuto visitare una realtà di grande importanza non solo a livello territoriale ma che rappresenta una punta di diamante per il Made in Italy nel mondo. Educare, aprire gli orizzonti degli studenti che formeranno la società di domani, indirizzarli e fare emergere le loro attitudini. “In una comunità che possa essere definita tale - ha detto con convinzione l’amministratore delegato dell’azienda e presidente di Confindustria Cosenza, Fortunato Amarelli - l’educazione dei giovani è dovere non soltanto dei genitori ma di tutti gli attori della comunità. C’è bisogno di seminare nei ragazzi qui in Calabria l’idea che il lavoro possa essere quello della propria impresa. Incoraggiarli ad investire su se stessi e sui propri sogni, seguendo il giusto percorso formativo per acquisire gli strumenti per fare bene, è un volano per la realizzazione dei giovani e per lo sviluppo dell’intero territorio. C’è bisogno di imprese pulite, garantiste e innervate sui principi dell’onestà”. L’evento, si è inserito nell’ambito della XXI Settimana della Cultura d'Impresa e nella Settimana Europea delle PMI patrocinata dai Ministeri degli Affari Esteri e dell’Istruzione. Viva la partecipazione dei ragazzi del liceo Pitagora, attratti sia dalla procedura stessa della produzione della liquirizia che dal museo che racchiude una storia di oltre tre secoli, e che racconta passo dopo passo la crescita di una realtà dapprima proto industriale e poi leader mondiale del settore. La sua lungimiranza e la produzione incentrata sulla qualità e sull’innovazione, le hanno permesso di sopravvivere all’’undicesima generazione di famiglia e a trovare spazio tra le 48 fabbriche più antiche al mondo. “Aprire le proprie imprese, – ha continuato Fortunato Amarelli - far conoscere il valore del lavoro delle persone che ne fanno parte, il legame con il territorio e la comunità in cui operano è di fondamentale importanza per i giovani che così possono toccare con mano la bellezza di intraprendere, di trasformare un’idea in progetto e un progetto in un risultato concreto, di raccogliere sfide, del mettersi in gioco, di migliorarsi anche sbagliando, di assumersi rischi e responsabilità anche oltre i cancelli dell’azienda, del saper fare insieme coinvolgendo le persone e valorizzandone abilità e competenze”. Un booster di fiducia che invita i nostri ragazzi a credere in sé stessi e a provare ad investire nella nostra Calabria.