Castrovillari, al Teatro Vittoria va in scena “Juoco - Spettacolo de lo Riziku!”
L’evento si terrà sabato 29 ottobre alle ore 21,00 e l’ingresso sarà gratuito
CASTROVILLARI - Il Calàbbria Teatro Festival, in corso di svolgimento a Castrovillari, evento organizzato dall’Associazione Khoreia 2000, per la direzione artistica di Rosy Parrotta e quella organizzativa di Angela Micieli, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale di Castrovillari, del Parco Nazionale del Pollino e della municipalizzata Gas Pollino, in corso di svolgimento, entra nella fase teatrale.
Sabato 29 ottobre alle ore 21,00 presso il Teatro Vittoria, location di tutti gli appuntamenti in cartellone, di scena lo spettacolo ad ingresso gratuito, della Compagnia d’Arte Popolare De La Kalura, “Juoco - Spettacolo de lo Riziku!”, con Beatrice Candreva e Nico D’Imperio.
Un percorso fatto di installazioni artistiche, tutto è fatto di carta, tutto è gigante. Lo spazio allestito diventa un grande ipertesto su cui camminare, leggere e scoprire. Il pubblico è invitato a partecipare, a prendere, toccare con mano, giocare. Gli allestimenti sono scenografia e strumento stesso del racconto per lo spettacolo teatrale. Uno spettacolo molto attuale, di storia e geopolitica, con il quale la cantora di Calabria, Beatrice Candreva, e il cuntaStoria Mastro Nicola, raccontano la storia delle Due Sicilie e dei Briganti.
Senza troppa nostalgia borbonica, piuttosto con una grande attenzione ai problemi della storia presente, lo spettacolo suggerisce che la stessa debolezza geopolitica, che determinò il crollo del "Piccolo Stato" napoletano, avrebbe condizionato, fino ai nostri giorni, il destino del Sud e dell'Italia.
Nel segno di un passato destinato a non passare, i canti e i cunti apriranno lo sguardo ai conflitti globali; storia del passato per comprendere il presente e guardare ad un futuro di pace. Quando si educherà per la cooperazione e per offrirci l'un l'altro solidarietà, quel giorno si starà educando per la pace.
La Compagnia d'Arte Popolare de la Kalura nasce in strada dall'incontro tra tradizione ed un modo nuovo di fare cultura. Musica popolare, canti, cunti, arte visiva, allestimenti ed installazioni: tutto questo per raccontare il Sud come nessuno l'ha mai raccontato.