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Bancarotta fraudolenta BCC Sibaritide: tutto il CdA assolto perché il fatto non sussiste

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CASTROVILLARI - Si è concluso con una sentenza di assoluzione piena il processo per bancarotta fraudolenta che vedeva imputati i membri del Consiglio di Amministrazione (C.d.A.) della fallita Banca di Credito Cooperativo (BCC) della Sibaritide. Il Tribunale penale di Castrovillari, in composizione collegiale (Presidente Ferrucci, giudici a latere Bruno e Antonaci), ha pronunciato il verdetto lo scorso 31 marzo 2025, assolvendo tutti gli amministratori ai sensi dell’articolo 530 comma 2 del codice di procedura penale, ovvero perché "il fatto non sussiste".

La vicenda giudiziaria trae origine dal fallimento della BCC della Sibaritide nel 2013. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari aveva avviato un procedimento penale contestando ai vertici della banca i reati di concorso in bancarotta fraudolenta aggravata. Secondo l'accusa, gli amministratori, in violazione dei principi di sana e prudente gestione, avrebbero deliberato una serie di operazioni di affidamento creditizio che avrebbero portato alla disgregazione del patrimonio sociale, generando un deficit di circa venti milioni di euro e determinando lo stato di insolvenza della BCC.

L'inchiesta era scaturita dagli esiti delle ispezioni di Banca d'Italia nel 2006 e 2009, seguite dalla segnalazione del commissario liquidatore della BCC, dottor Varriale, e da una corposa relazione del consulente della Procura, dottor Bidetti. Tali documenti avallavano, in sostanza, le ipotesi di bancarotta fraudolenta.

Dopo la fase preliminare, che aveva visto l'estromissione di alcune posizioni, erano stati rinviati a giudizio il Presidente Lucchetti, l’ex Direttore generale Mauro, e i consiglieri del C.d.A. Graniti Francesco, Cucci Alessandro, Filippelli Ranieri Marcello, Pesce Alessandro, Caruso Angelo Serafino, Forte Francesco e Calderaro Giuseppe.

Il processo dibattimentale è stato complesso e ha visto l'escussione di numerosi testi, tra cui il consulente tecnico d'ufficio della Procura, ispettori di Banca d'Italia, il consulente della difesa, oltre all'acquisizione di una vasta documentazione. Nonostante ciò, il Pubblico Ministero aveva richiesto la condanna di tutti gli imputati alla pena di cinque anni di reclusione.

Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Verrina Elisabetta, Tagliaferro Giuseppe, Filomena la Gamma, Luigi De Seta, Giuseppe Sabella, Giovanni Nicodemo, Maria Calderaro, ha contestato con forza le accuse, sostenendo l'insussistenza del fatto sotto diversi profili. Tra le argomentazioni chiave, è stata evidenziata l'influenza negativa della crisi finanziaria del 2007-2008, che aveva portato alla chiusura e al fallimento di numerosi istituti di credito. La difesa ha inoltre sottolineato come la valutazione del merito creditizio effettuata dal consulente della Procura si fosse basata erroneamente sui criteri di Basilea II, non applicabili alle operazioni contestate in quanto approvati successivamente.

Un punto centrale della strategia difensiva è stato rimarcare come le operazioni bancarie incriminate fossero in realtà ristrutturazioni di precedenti affidamenti creditizi, risalenti a periodi in cui gli imputati non ricoprivano incarichi nel C.d.A. della BCC della Sibaritide.

Infine, il collegio difensivo ha sollevato dubbi sulla gestione della fase di liquidazione della banca, evidenziando la cessione di tutte le attività e passività alla BCC Mediocrati per il prezzo simbolico di un euro, senza che sia stata fornita una rendicontazione delle azioni di recupero dei crediti trasferiti. È stato inoltre sottolineato come la cessionaria non sembrerebbe aver mantenuto l'impegno di ristorare il Fondo di Garanzia dei depositanti BCC con il 15% delle eventuali riprese di valore.

Al termine del lungo e complesso iter processuale, la sentenza di assoluzione ha accolto le tesi difensive. Gli imputati hanno espresso soddisfazione per l'accertamento della verità e per il riconoscimento della loro non responsabilità penale dopo anni di attesa. La vicenda giudiziaria della BCC della Sibaritide si conclude così con un esito che ribalta le accuse iniziali e restituisce serenità agli ex amministratori.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.