Infiltrazioni mafiose, ad Altomonte arriva la Commissione d'indagine. Sorpreso il sindaco
È lo stesso primo cittadino, Gianpietro Coppola, a dare la notizia: «Un fulmine a ciel sereno». E poi si dice «fiducioso per il lavoro della Commissione nominata dal Prefetto di Cosenza
ALTOMONTE - Anche il Comune di Altomonte finisce sotto l'occhio del Ministero dell'Interno. C'è il sospetto che l'azione amministrativa possa essere stata compromessa da infiltrazioni mafiose che possano aver determinato l'andamento dell'Ente e delle sua componente politica. In queste ore, infatti, il Prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano, ha nominato la Commissione d'indagine istituita in base all'articolo 143 del decreto legislativo 267/2000 sullo scioglimento degli organi democratici eletti a causa di infiltrazioni mafiose. A darne notizia è stato lo stesso primo cittadino del borgo tra i più belli d'Italia, Gianpietro Coppola. «Stupore e sorpresa, un fulmine a cielo sereno. Ma anche rispetto e fiducia per il lavoro della Commissione d'indagine». Queste le prime parole del sindaco rilasciate attraverso una nota stampa.
La Commissione nominata dal prefetto ha già chiesto l'accesso agli atti amministrativi per verificare se vi siano state infiltrazioni mafiose a determinare le azioni dell'Ente comunale nella sua componente politica o in quella gestionale/amministrativa.
«Piena fiducia nell'operato della Commissione - dichiara Coppola - e serenità per il lavoro svolto in questi anni. Anzi, è lo stesso Sindaco a voler dare per primo la notizia, onde fugare dubbi e non fare circolare notizie inesatte su quanto avviene in queste ore e sull'operato delle sue Amministrazioni o della macchina comunale nel suo insieme. D'altronde - aggiunge - qualora dovessero essere acclarati fatti non conformi, ognuno ne risponderà pienamente in maniera inequivocabile e personale davanti alle autorità competenti e davanti alla comunità altomontese ed alla Calabria intera». Insomma, Coppola da un lato ostenta sicurezza e «responsabilità», dall'altro non nasconde una «giusta preoccupazione». Ad Altomonte «i controlli di ogni genere non si temono - chiosa Ginapietro Coppola - ma anzi giungono benvenuti e troveranno la massima collaborazione in ogni componente politica o gestionale e tecnica dell'Ente Comune».