Blitz nel carcere di Co-Ro, trovata droga: «Troppi tossicodipendenti e pochi agenti»
Durante e Ciccone del Sappe, dopo l'ennesima operazione di polizia avvenuta nell'istituto di Ciminata Greco, tornano a denunciare la condizione lavorativa difficile in cui versano molti agenti della Penitenziaria
CORIGLIANO-ROSSANO - Ancora un’operazione di Polizia nel carcere di Ciminata Greco a Corigliano-Rossano. Questa mattina, con l’ausilio delle unità cinofili della Guardia di Finanza, è stata effettuata una perquisizione straordinaria, nel corso della quale sono stati rinvenuti oltre 100 grammi di sostanza stupefacente.
«L’introduzione di droga all’Interno delle carceri - affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Ciccone, segretario regionale - è sempre più frequente, a causa dell’elevato numero di detenuti tossicodipendenti presenti nelle strutture penitenziarie. Il carcere di Corigliano-Rossano non è esente da tale fenomeno».
«Dobbiamo altresì sottolineare - aggiungono - la grave situazione del personale di Polizia Penitenziaria che lavora nel carcere rossanese, dove, nonostante gli sforzi per cercare di aumentare l’organico, la maggior parte di essi cercano di andare via prima possibile, a causa delle pessime condizioni lavorative, che potremmo definire a livello di schiavismo legalizzato, se si pensa che alcuni hanno accumulato 60/70 riposi non fruiti, altri 110 ore di lavoro straordinario mensile, altri ancora 150/200 giorni di congedo non fruito. Ci riferiscono che da luglio a dicembre 2023 non sono state pagate le missioni. Lo stesso da aprile a giugno 2024. Il personale anticipa i soldi per effettuare il servizio fuori sede.
Evidentemente qualcosa non funziona in questa struttura, ma la cosa più grave è che nessuno interviene. Sono anni che denunciamo al Dipartimento questa grave situazione, ma ad oggi nulla è stato fatto, per ripristinare la legalità (ricordiamo ancora gli oltre 100 telefoni cellulari trovati in una sola perquisizione), nonché condizioni di lavoro degne di un paese civile. Ribadiamo la necessità di inviare al più presto il Gruppo Operativo Mobile».