Cittadino di Co-Ro sarà processato per aver abbandonato il cane
L’indagato si è opposto al pagamento dell’ammenda (che generalmente, per il reato di abbandono, si stabilisce in 5000 euro) preferendo di affrontare il processo che si terrà il 13 luglio
CORIGLIANO-ROSSANO – È stata recentemente notificata a Stop Animal Crimes Italia, parte offesa, dalla Procura della Repubblica di Castrovillari la prima udienza del processo a carico di un cittadino di Corigliano-Rossano imputato per il reato di abbandono di animali, che si terrà il 13 luglio e il cui cane, un amstaff ribattezzato dai volontari con il nome di King, era stato ritrovato in condizioni pietose nei boschi in località Rinacchio da alcuni attivisti dell’Associazione e subito era stato portato a visitare presso un veterinario.
In seguito al ritrovamento, l’esperto in diritto Antonio Colonna dell’Associazione aveva ricevuto informazioni in merito alla vicenda e riportate in apposita querela che veniva depositata e seguita ai Carabinieri dall’attivista Teresa Giuliano.
Condannato con l’emissione del decreto penale di condanna da parte del Tribunale di Castrovillari, l’indagato si è opposto al pagamento dell’ammenda (che generalmente, per il reato di abbandono, si stabilisce in 5000 euro) che è pur sempre una condanna vera e propria, preferendo di affrontare il processo.
L’abbandono dei cani è un fenomeno tanto grave quanto sottovalutato se pensiamo che gli 80.000 cani circa che ogni anno si stima vengono abbandonati rischiano di morire in incidenti e causarne, morire di stenti o finire per essere maltrattati ma soprattutto accrescono il numero dei cani randagi, incrementando esponenzialmente tutti quegli aspetti che a cascata si riverberano sulla società, in primis i milioni di euro pubblici che vengono spesi per mantenere i cani nei canili ormai saturi.
L’omertà diffusa e omettere di denunciare il reato di abbandono di cui l’art. 727 c.p. (soprattutto da parte delle Associazioni animaliste) in un territorio come quello della Calabria non aiuta certamente a contrastare i numerosi abbandoni e tutto ciò che ne consegue, escludendo inoltre la possibilità di punire chi lo commette.
«Invitiamo quindi a denunciare sempre il reato di abbandono (non denunciarlo rende complici!), anche quando la denuncia è contro ignoti» si legge nella nota stampa.