Una bottiglia incendiaria su un mezzo di Calabria Verde
Il mezzo è tra quelli che in questi giorni si stanno utilizzando per la grande azione di bonifica dei torrenti del territorio. La condanna di Stasi
CORIGLIANO-ROSSANO - Grave atto intimidatorio nei confronti della Azienda Calabria Verde e dei suoi dipendenti impegnati in lavori di pulizia dei fiumi di Corigliano Rossano. Nella mattinata di oggi, infatti, è stata rinvenuta su una autovettura di servizio una bottiglia contenete benzina con relativo innesco.
«Ai dipendenti impegnati nelle operazioni di risanamento idraulico dei fiumi nella Sibaritide – è detto in una nota di Calabria Verde – esprime vicinanza e incondizionata solidarietà il Direttore di Calabria Verde, Giuseppe Oliva, che ha già provveduto a formalizzare denuncia alle autorità competenti, affinché vengano individuati e puniti i responsabili di un atto che comunque, assicura lo stesso, non fermerà l’azione e l’operato dell’Azienda».
Ed anche l’amministrazione comunale di Corigliano comunica la notizia. «Si tratta delle squadre, in virtù della convenzione sottoscritta tra il Comune di Corigliano-Rossano e l’ente regionale, hanno già effettuato un ottimo lavoro sul torrente Grammisato e pare del torrente Colagnati, ed hanno in programma di realizzare la pulizia e la messa in sicurezza anche del Fellino, Pantano, vallone Sant’Antonio, Gennarito, Coriglianeto, San Mauro, Occhio di Lupo e Vranghella».
«Quanto accaduto – si legge in una nota – è stato già formalmente posto all’attenzione delle Forze dell’Ordine ed il sindaco ha immediatamente invitato il Responsabile del Procedimento e tutti gli addetti delle squadre presso la sede comunale col fine di manifestazione la propria vicinanza e tranquillizzare queste persone, provenienti dall’intera provincia, che quotidianamente stanno lavorando sul nostro territorio».
«Sono molto soddisfatto del lavoro che si sta realizzando presso i nostri torrenti – dichiara il sindaco Flavio Stasi – grazie alla convenzione con Calabria Verde. Basta guardare i bacini presso i quali si è già intervenuti, come nel Grammisato o nel Colagnati, per rendersi conto di che tipo di lavoro stiamo parlando: una pulizia dei letti dei torrenti che non si vedeva da tempo. Evidentemente, però, questo bel lavoro non piace a tutti e qualcuno ha pensato di spaventare gli operai, l’ente regionale o l’Amministrazione, con questo gesto imbecille».
«Per questo ho subito chiamato il Responsabile del procedimento – conclude il Primo Cittadino – complimentandomi per il lavoro che si sta facendo, mettendo a disposizione ogni risorse necessaria ed invitando l’intera squadra a non avere nessun tentennamento perché la città tutta sta osservando il lavoro che si sta facendo e lo sta apprezzando».