Rete ferroviaria cambia gli orari sulla linea jonica, è bufera: pendolari sul piede di guerra
Protesta per la chiusura di alcune fermate e per il cambiamento delle tabelle orarie. Gli abbonati: «Esclusi senza possibilità di appello». Inoltrata missiva a Fanelli e Dolce
CORIGLIANO-ROSSANO - Totale rivoluzione della tabella oraria per i treni che percorrono la tratta Catanzaro lido – Sibari in barba alle esigenze degli abbonati che hanno scelto questo mezzo per raggiungere tutte le mattine il posto di lavoro oppure la scuola. È il bel pacco regalo che Trenitalia sta preparando per i suoi utenti e verrà “consegnato” già dal 12 dicembre. Perché come si dice…il Natale quando arriva, arriva.
Dunque dal lunedì successivo al ponte dell’Immacolata ci saranno sostanziali variazioni di orario. Lavoratori e studenti sono già sul piede di guerra: «stiamo raccogliendo i nominativi con il relativo numero di tessera per scrivere all’azienda e non solo. Non è pensabile cambiare tutti gli orari delle fermate calpestando le esigenze di noi pendolari che abbiamo scelto di abbonarci basandoci sugli orari ancora in essere». E la raccolta firme è partita proprio da uno studente. Iniziata ieri, già stamane conta oltre 40 adesioni.
Va detto che sono tanti i ragazzi dei territori limitrofi che ad esempio hanno scelto di frequentare gli istituti superiori di Corigliano-Rossano. Vengono da Mirto, Calopezzati e Cariati. Tutti gli spostamenti di orario si riversano a cascata su tutte le fermate con un unico risultato: i pendolari non riescono più a raggiungere le loro destinazioni in tempo.
Facciamo un esempio pratico: ad oggi c’è una corsa che parte da Catanzaro e arriva a Cirò per le 6,44. A distanza cadenzata fa poi tutte le altre fermate in cui salgono lavoratori e studenti per arrivare a Rossano alle 7,37. Tempistica perfetta per chi poi deve raggiungere posti di lavoro come l’ospedale oppure le scuole.
Da lunedì 12 dicembre l’orario della suddetta corsa non sarà più lo stesso e verrà sostituito da un treno che arriverà a Cirò soltanto alle 7,06 per raggiungere Rossano alle 7,51. Sempre sperando che il treno non faccia ritardo. E a che ora riuscirebbero gli studenti, e gli insegnanti che vengono da fuori, ad arrivare a scuola? Per non parlare dei disagi per il ritorno. Mentre adesso chi esce dall’aula può tranquillamente prendere il treno delle 13,26, da lunedì 12 dicembre la corsa è anticipata su Rossano alle 13,04 e quindi a cascata su tutta la tratta. Forse insieme all’abbonamento chi esce dalle scuole dovrebbe dotarsi di pattini a rotelle o di super poteri. Diversamente o attende in stazione minimo un’ora in più, oppure deve scegliere un intercity e pagare un supplemento che fa lievitare il costo del biglietto di quasi il doppio. Insomma, oltre al danno la beffa.
«Siamo convinti che, quando devono essere prese delle decisioni importanti, debbano essere interpellati in primis i soggetti sui quali queste scelte hanno delle conseguenze – si legge nella lettera indirizzata dai pendolari al dirigente di Rfi Calabria Maurizio Fanelli e all'assessore regionale alle infrastrutture Mauro Dolce – e non, al contrario, escluderli tacitamente dalla discussione senza possibilità di appello”. E poi c’è, come definiscono i sottoscrittori della lettera, “la scandalosa chiusura della fermata di Torre Melissa a partire dal giorno 11 dicembre».
La missiva si conclude con delle richieste ben precise: che gli orari dei treni regionali della fascia 06,00-09,00 e della fascia 13,00-16,00 non vengano modificati, che la fermata di Torre Melissa resti inclusa nella tratta e che vengano implementate le corse.