Sanità, operatori del 118 e dei pronto soccorso ancora senza arretrati
Nursind Calabria denuncia i ritardi nei pagamenti delle indennità. «In altre regioni le somme sono già state erogate, mentre in Calabria tutto è fermo. È ora di passare dalle promesse ai fatti»
CATANZARO – La sanità calabrese continua a fare i conti con difficoltà croniche che ne compromettono l’efficienza: carenza di personale, strutture spesso inadeguate e ritardi nei pagamenti. Una situazione che pesa soprattutto su chi, ogni giorno, lavora in prima linea per garantire cure e assistenza ai cittadini, nonostante le criticità del sistema.
È proprio il caso degli operatori sanitari del 118 e dei pronto soccorso calabresi, che attendono ancora il pagamento degli arretrati contrattuali relativi all’indennità di pronto soccorso prevista dal DCA 55/2025 del 21 marzo 2025. A denunciarlo è il sindacato Nursind Calabria, che chiede un intervento immediato da parte della Regione e delle Aziende Sanitarie Provinciali.
«Mentre in altre regioni italiane le somme sono già state accreditate o sono in via di erogazione, in Calabria — sottolinea il sindacato — la situazione resta bloccata. Parliamo di compensi dovuti a professionisti che ogni giorno garantiscono assistenza in emergenza, sostenendo turni massacranti e responsabilità enormi, spesso in condizioni di carenza di personale e mezzi».
Il sindacato chiede che vengano liquidati gli arretrati contrattuali spettanti e che siano riconosciute le indennità di pronto soccorso e di emergenza-urgenza previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, in attesa della firma del nuovo CCNL 2022-2025.
«È una questione di rispetto e di equità nei confronti di chi lavora in prima linea – aggiunge Nursind –. I professionisti della sanità calabrese non possono più aspettare: è tempo che la Regione passi dalle promesse ai fatti».