38 minuti fa:A Pechino il racconto di una Calabria inedita: Montesanto presenta ai cinesi i Mid della regione
1 ora fa:A maggio la cerimonia conclusiva del 38esimo Premio Nazionale Troccoli Magna Graecia
15 ore fa:Il consiglio comunale di Corigliano-Rossano approva il Documento Unico di Programmazione
2 ore fa:Il Consiglio Provinciale ha istituito le Commissioni consiliari. Qui tutti i nomi
8 minuti fa:Gite Sicure, vasta operazione della PolStrada nella Sibaritide
2 ore fa:Molinaro (Lega) firma la petizione Coldiretti "No fake in Italy" in difesa del cibo italiano
15 ore fa:Co-Ro, pubblicato l'avviso di richiesta della concessione demaniale per il mercato ittico
13 ore fa:Il dito o la luna?
14 ore fa:Convegno sulle politiche del mare a Co-Ro, al centro tutela dell'ambiente marino e sicurezza delle attività in mare aperto
1 ora fa:Dermatomagnetismo e Parkinson, il progetto che da Mormanno pone le basi per nuovi studi

Un curioso caso di compravendita di opere d'arte finito in Cassazione e con una condanna

2 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO -  il 15 dicembre 2015 una donna, C.M.L. denuncia per appropriazione indebita un uomo V.F.M. esponendo di aver ceduto nel 2013 in conto vendita 11 dipinti ed una scultura in bronzo alla sua galleria d'arte di proprietà, sita in Corigliano Rossano, con impegno al pagamento delle opere nel momento della vendita o, nel caso, alla restituzione di quelle invendute entro il mese di agosto del 2014.

I dipinti riguardano opere su tela di autori importanti, così la scultura in bronzo, per un valore complessivo di circa 200mila euro.

La donna precisava pure che dopo qualche piccolo acconto non riceveva altro denaro, né la restituzione delle opere, nonostante le richieste di restituzione, per cui la C.M.L. dava seguito alla denuncia.

IIl pubblico ministero affidatorio del procedimento, erroneamente, chiedeva l'archiviazione ritenendo tardiva la querela sull'assunto che si trattasse di reato perseguibile a querela, ma a seguito di opposizione il Gip disponeva il procedersi dell'azione penale, per cui il V.F.M. veniva citato in giudizio davanti al Tribunale di Castrovillari per il reato di cui all'art. 646, 61 n.11 c.p. perché in qualità di titolare dell'omonima galleria d'arte al fine di procurarsi un ingiusto profitto, si appropriava delle opere in questione.

La signora, allora, si costituiva parte civile nel predetto procedimento penale, con l'avvocato Giuseppe Tagliaferro.

All'esito dell'istruttoria dibattimentale il Tribunale di Castrovillari condannava l'imputato per il reato contestato alla pena di anni uno di reclusione ed a 600 euro di multa, oltre al pagamento delle spese di giustizia, nonché al risarcimento del danno, in favore della parte civile, subordinando  - come da richiesta della parte civile - il beneficio della sospensione condizionale della pena alla restituzione dei dipinti e della scultura in bronzo ovvero all'integrale pagamento del loro controvalore economico.

Il collezionista, quindi, proponeva appello contro la sentenza del Tribunale di Castrovillari.

La Corte di Catanzaro confermava la sentenza di condanna del Tribunale di Castrovillari, con riduzione della pena in mesi sei di reclusione e 4000 euro di multa.

Avverso la sentenza della Corte Territoriale, l'imputato proponeva ricorso per Cassazione chiedendone la riforma e l'assoluzione dal reato contestato.

All'udienza del 18 ottobre scorso è stata trattato il processo in Cassazione, con richiesta di riforma della sentenza ed assoluzione da parte della difesa di V.F.M e, viceversa, con richiesta conclusiva del difensore della parte civile avvocato Giuseppe Tagliaferro di inammissibilità del ricorso per Cassazione per mancanza di specificità e validità dei motivi e per manifesta infondatezza.

Con dispositivo di pari data dell'udienza la Corte di Cassazione, Seconda Sezione penale, ha dichiarato inammissibile il ricorso e condannato il collezionista al pagamento della somma di 3mila euro in favore della Cassa per le ammende e alla spese legali in favore della costituita parte civile.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.