Viola i sigilli della sua officina: denunciato un 51enne colto sul fatto dai carabinieri forestali
L'uomo, un 51enne non solo ha bypassato le restrizioni che erano state imposte alla struttura a seguito di un controllo nel marzo 2021 ma dai controlli successivi non ha nemmeno bonificato la zona ritenuta, oggi come allora, altamente inquinata
COSENZA – Lo hanno trovato mentre lavorava all’interno della sua officina posta sotto sequestro. Per tale motivo i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto dipendenti dal Gruppo Carabinieri Forestale di Cosenza hanno denunciato un 51enne del luogo per violazione di sigilli e omessa bonifica di sito inquinato.
I militari dell’Arma Forestale nel controllare la regolarità dei sigilli apposti alla struttura ancora sotto sequestro, struttura adibita ad autoriparazione di macchine agricole ed industriali, hanno constatato che l’uomo nel frattempo nominato custode giudiziario, si trovava al suo interno mentre effettuava riparazione di alcuni mezzi agricoli.
Pertanto è stato denunciato in stato di libertà per violazione dei sigilli e per omessa bonifica e messa in sicurezza del sito inquinato, perché nell’esercizio sono stati rinvenuti, stoccati in assenza di autorizzazioni, ulteriori rifiuti speciali quali rottami ed altre carcasse di autovetture smontate che in modo verosimile, hanno ulteriormente sprigionato nell'ambiente circostante altre sostanze inquinanti.
La struttura era stata sequestrata nel mese di marzo del 2021 durante un controllo sulla regolarità dell’esercizio e sul rispetto della normativa e sullo smaltimento dei rifiuti prodotti, poiché quell’area era stata segnalata come inquinata in relazione alla raccolta delle acque di dilavamento meteoriche che confluivano con residui di lubrificanti in una vasca di stoccaggio non a norma, la quale riversava tali reflui attraverso un by-pass nei sottostanti fossati di scolo comunali. All’esito del controllo era emerso anche che nel sito veniva svolta attività di gestione incontrollata di rifiuti speciali e pericolosi, mentre il titolare dell’impresa, privo di autorizzazione per la gestione di quei rifiuti speciali, era stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cosenza.