Ordigno della seconda guerra mondiale disinnescato a Sapri, c'erano anche i militari di Castrovillari
Si tratta di una bomba d’aereo della seconda guerra mondiale, dal peso di 500 libbre e di origine statunitense, contenente una carica esplosiva pari a circa 280 libbre, ovvero 127 kg
SAPRI - Erano presenti anche gli specialisti effettivi del 21° Reggimento Genio Guastatori di Castrovillari nelle operazioni di bonifica di un ordigno della seconda guerra mondiale a Sapri, in provincia di Salerno.
L'opera di messa in sicurezza, infatti, è stata portata a termine dopo ore di intenso lavoro da parte degli artificieri dell’Esercito Italiano, sotto il coordinamento della Prefettura di Salerno. Si tratta di una bomba d’aereo della seconda guerra mondiale, dal peso di 500 libbre e di origine statunitense, contenente una carica esplosiva pari a circa 280 libbre (127 chilogrammi) rinvenuta in località Timpone nel Comune di Sapri.
Le attività di bonifica sono durate circa 6 ore e, un’ora prima dell’inizio delle operazioni, è stato effettuato lo sgombero della popolazione per un raggio di sicurezza fino a 468 metri, la disattivazione di ogni attività e dei servizi e sotto-servizi relativi alle forniture di gas, elettriche e idriche, nonché l’interdizione di qualsivoglia percorso viario compreso nel raggio di sicurezza, oltre alla sospensione della linea ferroviaria.
A causa della posizione del residuato bellico, è stato necessario predisporre ed eseguire dei lavori di contenimento per ridurre il raggio di proiezione di eventuali schegge, aumentando il livello di sicurezza per gli abitanti di Sapri. Gli operatori dell’Esercito infatti, per limitare gli effetti di un’eventuale esplosione accidentale, hanno installato una struttura campale di contenimento realizzata con gabbioni metallici riempiti di materiale sabbione da cava.
Tra le altre cose, il sindaco del comune di Sapri ha provveduto a predisporre la pianificazione delle attività finalizzate all’evacuazione della popolazione residente nella zona interessata dall’ordigno, occupandosi inoltre, dopo aver effettuato lo screening sanitario dei residenti al fine di isolare eventuali casi di positivi al Covid-19, di individuare strutture dove far alloggiare momentaneamente i cittadini.
Le fasi della procedura di bonifica dell’ordigno hanno previsto la rimozione delle due spolette, avvenute in sicurezza, con la successiva neutralizzazione sul posto entro i tempi previsti. Successivamente, i Guastatori della brigata “Garibaldi” hanno garantito il trasporto e finalizzato la distruzione del corpo dell’ordigno presso la cava di Casalbuono (SA). L’opera di bonifica ha avuto regolare temine nel primo pomeriggio. Nel corso delle operazioni di brillamento del residuato bellico è stato assicurato lo sgombero totale della popolazione e la disattivazione o messa in sicurezza dei servizi e sotto-servizi nel raggio di 500 metri.
A complimentarsi dell'ottimo lavoro dei militari, anche il Prefetto di Salerno, Francesco Russo, che ha sottolineato la proficua collaborazione istituzionale di tutte le componenti in campo e soprattutto l’attiva partecipazione dei sindaci dei comuni di Sapri, Antonio Gentile e di Casalbuono, Carmine Adinolfi che hanno contribuito a facilitare le complesse operazioni di bonifica.