Guardia Costiera di Co-Ro, da Montegiordano a Cariati poste sotto sequestro 30 strutture balneari
I militari hanno deferito, a piede libero, 36 concessionari di strutture balneari alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari riscontrando il mantenimento di tali strutture sul pubblico demanio marittimo, oltre il limite temporale previsto
CORIGLIANO-ROSSANO - L’impegno dei militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Corigliano Calabro nell’assolvimento delle attività d’Istituto finalizzate a scongiurare illeciti in violazione delle norme a tutela del demanio marittimo e dell’ambiente marino e costiero, continua in modo costante anche al di fuori della stagione estiva.
A seguito di approfonditi attività di indagine condotte lungo il litorale dei Comuni ricadenti sotto la giurisdizione, i militari del nucleo di polizia ambientale (N.O.P.A.) della Capitaneria di porto di Corigliano Calabro, unitamente ad aliquote di personale dei 3 dipendenti Uffici marittimi di Cariati, Trebisacce e Montegiordano, hanno deferito, a piede libero, 36 concessionari di strutture balneari alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari riscontrando, nello specifico, il mantenimento di strutture dedicate a stabilimenti balneari sul pubblico demanio marittimo, oltre il limite temporale previsto, ovvero il termine della stagione balneare.
I Militari la Guardia Costiera hanno contestualmente proceduto a porre sotto sequestro 30 strutture per un totale complessivo di 19.000 mq. di aree demaniali marittime ove le medesime impedivano la libera fruizione delle spiagge, su conforme avviso della competente Procura della Repubblica di Castrovillari.
L’attività posta in essere dalla Guardia Costiera, consentirà altresì alle competenti Autorità di poter intimare ai trasgressori l’esborso ed il recupero degli indennizzi risarcitori dovuti all’erario dello Stato in ragione dell’illecita occupazione posta in essere.
Il personale della Guardia Costiera del Compartimento Marittimo di Corigliano Calabro, dispiegato su tutto il territorio di giurisdizione che si estende per 150 chilometri circa dal Comune di Rocca Imperiale sino al Comune di Cariati, continuerà l’attività di controllo a tutela dei pubblici usi del mare.
Quanto precede nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento) al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.