Risorse Cipess, la Regione «mantenga gli accordi per ex Lsu e ex Lpu»
Veraldi (Cgil) e Baladari (Fp Cgil): «Sanare una profonda condizione di disagio economico dei lavoratori ancora in part time, molti dei quali vicini alla pensione il cui calcolo ovviamente risentirà della retribuzione esigua»

CATANZARO- «L'approvazione da parte del Cipess della modifica del Programma operativo complementare della Regione Calabria con un incremento di oltre 64 milioni di euro destinati a rafforzare gli investimenti per la promozione dell'occupazione sostenibile e di qualità, come dichiarato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alessandro Morelli, rende concreta la possibilità per la Regione di attingere a tali risorse per dare seguito all'accordo del 14 marzo 2022 che stabiliva di mantenere il finanziamento agli Enti che avevano stabilizzato lavoratrici e lavoratori LSU ed ex LPU in continuità, anche a fronte di cessazioni o pensionamenti, al fine di conseguire la piena contrattualizzazione di coloro che restavano in servizio».
Inizia così la nota stampa di Luigi Veraldi, segretario Cgil Calabria e Alessandra Baladari, Segretaria Generale FP CGIL Calabria.
«Si legge ancora nella dichiarazione del Sottosegretario che le nuove risorse serviranno, tra l'altro, alla promozione di occupazione di qualità e consentiranno di intervenire in modo mirato a sostegno di un'ampia fascia di popolazione adulta, già coinvolta in percorsi di utilità sociale e di inclusione».
«In ragione dell'accordo sindacale citato, celebrato all'epoca dallo stesso Presidente Occhiuto e dell'impegno di reperire le risorse mancanti, destinate ad altre necessità, dichiarato dall'assessore Calabrese nel corso dell'incontro richiesto dalla CGIL e dalla FPCGIL Calabria il 18 giugno, riteniamo che tale opportunità finanziaria e di indirizzo, richiamando le dichiarazioni del Sottosegretario, sia l'occasione ineludibile per sanare una profonda condizione di disagio economico delle lavoratrici e dei lavoratori LSU ed ex LPU ancora in part time, molti dei quali vicini alla pensione il cui calcolo ovviamente risentirà della retribuzione esigua».
«Inoltre, rammentiamo l'ulteriore impegno da parte dell'Assessore Calabrese riguardo gli aspetti contributivi che dovranno essere discussi e affrontati con i Ministeri del Lavoro, delle Finanze e della Funzione Pubblica, per consentire una condizione dignitosa a chi andrà in quiescenza scampando a retribuzioni sotto la soglia di povertà. Il prossimo incontro, date tali premesse, sarà certamente utile e risolutivo per sanare questa vecchia ferita» concludono.