Calabria, occhi puntati sulla Cicogna nera: al via il monitoraggio a Bocchigliero
Webcam attiva sul nido grazie al progetto GRAC per studiare e tutelare la specie rara nei boschi incontaminati della Sila

BOCCHIGLIERO - Il GRAC (Gruppo di Ricerca Avifauna Calabra) ha avviato un ambizioso progetto di monitoraggio per studiare e divulgare dati sul comportamento riproduttivo di una coppia di Cicogna nera in Calabria.
La Cicogna nera (Ciconia nigra) è un elegante trampoliere appartenente alla Famiglia Ciconiidae, una specie rara ed elusiva rispetto alla più diffusa e conosciuta Cicogna bianca. Se volessimo confrontare le due specie, la Cicogna nera è leggermente più piccola con il piumaggio che nell’adulto è completamente nero lucido con riflessi verdi e viola, tranne per le penne di petto, addome, ventre, ascellari e sottocaudali di colore bianco candido; il becco e le zampe sono di colore rosso, verde-grigiastro nei giovani. Entrambi i sessi presentano lo stesso piumaggio ma generalmente il maschio è di maggiori dimensioni.
Per il sito riproduttivo può selezionare boschi aperti e valli indisturbate con pareti rocciose. Si nutre principalmente di pesci, anfibi, insetti e piccoli rettili che ricerca in ruscelli, paludi, argini fluviali e occasionalmente praterie, evitando però, a differenza della Cicogna bianca, il contatto con l’Uomo durante la nidificazione.
La specie è principalmente migratrice. Le popolazioni del Paleartico occidentale svernano soprattutto nell’Africa subsahariana, con i movimenti migratori da e verso l'Europa che raggiungono il picco nei mesi di marzo-aprile e settembre.
Dal punto di vista bioacustico, la Cicogna nera è abbastanza silenziosa, ma durante la riproduzione, in particolare sul nido e nelle vicinanze, emette fischi e sibili di durata e intensità variabile, a seconda del contesto in cui sono prodotti.
Per quanto riguarda il suo stato di conservazione, alcune popolazioni del Paleartico occidentale mostrano un trend positivo, altre sono stabili, mentre in alcuni casi si assiste a un preoccupante decremento numerico.
In Italia, secondo l’ultimo resoconto del 2024, viene stimata la presenza di 43-53 coppie nidificanti, mentre in Calabria sono soltanto 9 quelle che si sono riprodotte con successo portando all’involo di giovani. Una di queste nidifica a Bocchigliero, già da diversi anni, ed è stata scoperta dagli ornitologi del GRAC. Il Comune di Bocchigliero, posto nel settore sud-est della provincia di Cosenza e a breve distanza dal Parco Nazionale della Sila, si distingue per i suoi paesaggi incontaminati, tra boschi di pini secolari, ruscelli cristallini e radure verdeggianti. Un luogo da scoprire per chi desidera coniugare tradizione, natura e tranquillità in un paesaggio che incanta ad ogni sguardo.
Ai buoni propositi condivisi durante la serata divulgativa sulla biodiversità di Bocchigliero, avvenuta a fine agosto dello scorso anno alla presenza del Sindaco, del Consigliere delegato all’Ambiente e della popolazione, con partecipanti anche provenienti da altri comuni, sono seguiti i fatti. L’amministrazione comunale ha dimostrato grande sensibilità e parere favorevole per un progetto di ricerca specifico, riconoscendone il valore scientifico, culturale e il potenziale di valorizzazione del territorio.
Pertanto, il GRAC ha avviato il progetto di monitoraggio della Cicogna nera, coinvolgendo appassionati bocchiglieresi e professionisti di diversi settori. Il progetto prevede l’installazione, in prossimità del nido, di una webcam a controllo remoto attiva 24 ore su 24. La strumentazione, posizionata in modo sicuro durante il periodo di assenza della specie, consente di osservare in tempo reale le attività al nido senza disturbare gli uccelli.
La Cicogna nera è arrivata puntualmente durante la prima settimana di marzo, segnando l’inizio di un nuovo ciclo di vita. La webcam continua a registrare eventi unici e straordinari, offrendo agli appassionati la possibilità di seguire da vicino i momenti più significativi della sua quotidianità. Quindi, da un punto di vista scientifico, offrirà agli esperti l’opportunità di effettuare uno studio approfondito sui diversi aspetti della biologia riproduttiva e di accertare eventuali minacce che potrebbero mettere a rischio la Cicogna nera, permettendo in futuro di adottare misure di tutela mirate.
Grazie a questa tecnologia, è possibile anche condividere con il pubblico momenti unici ed emozionanti, contribuendo alla conoscenza e alla conservazione di questa specie rara e affascinante. - di Francesco Sottile