Corigliano-Rossano, Unarma: «Basta repliche e uscite last minute, il personale merita serietà»
Segretario Generale Provinciale della provincia di Cosenza: «Copiatori fuori tempo massimo, la serietà non si improvvisa»

COSENZA – A poche settimane dal rinnovo delle rappresentanze sindacali e in un momento segnato da gravi episodi di cronaca sul territorio di Corigliano-Rossano, UNARMA – associazione sindacale dell’Arma dei Carabinieri – interviene duramente contro quello che definisce un “tentativo tardivo e maldestro” di emulazione da parte di altri soggetti sindacali.
«Si avvicina il rinnovo della tessera, ed ecco arrivare il contentino. Dopo l’ennesimo grave fatto di cronaca, c’è chi cerca visibilità replicando parola per parola battaglie già portate avanti da altri», dichiara Mario Cavallo, Segretario Generale Provinciale di UNARMA Cosenza.
Al centro della polemica, la proposta di elevare il Reparto Territoriale di Corigliano-Rossano a Gruppo, misura che UNARMA sostiene di aver avanzato da mesi, in modo strutturato e trasparente. «Noi questa proposta l’abbiamo formulata tempo fa – precisa Cavallo – in due interventi pubblici e, soprattutto, portandola nei luoghi dove davvero si decide: le sedi parlamentari. Questo grazie al lavoro del nostro Segretario Generale Nazionale Antonio Nicolosi, in costante interlocuzione con i parlamentari della Commissione Difesa.»
Il segretario provinciale denuncia una “povertà di contenuti” da parte di chi oggi si affaccia sulla questione solo per inseguire l’attualità. «Chi arriva adesso, rincorrendo le emergenze e copiando le nostre parole, manca di rispetto non solo verso di noi, ma soprattutto verso i colleghi e chi lavora ogni giorno per ottenere risultati concreti», afferma.
Infine, Cavallo ribadisce la visione di UNARMA: «Non rincorriamo le emergenze per fare notizia. Le anticipiamo, le studiamo e le affrontiamo con serietà e metodo. Le comparsate dell’ultimo minuto e le copiature mal dissimulate le lasciamo a chi confonde il ruolo sindacale con il marketing spicciolo. Il personale dell’Arma merita rappresentanti con idee proprie, non imitatori senza contenuti.»