19 ore fa:Frascineto si prepara a vivere le Vallje: domani una giornata tra tradizione, identità e condivisione
23 ore fa:Il primo Papa moderno che toccò il suolo della Sibaritide: «La ‘ndrangheta adorazione del male»
Ieri:Morte Papa, Mons. Aloise apprende la notizia a Istanbul e chiama l'Arcidiocesi alla preghiera
21 ore fa:Calabria in lutto per Papa Francesco: la visita a Sibari ricordo indelebile
18 ore fa:San Giorgio Albanese celebra Don Giulio Varibobba e lancia la destinazione turistico-culturale "Arberia"
2 ore fa:Col terzo centenario di Varibobba parte il progetto di marketing territoriale di San Giorgio Albanese
15 ore fa:Tragedia a Spezzano Albanese: motociclista perde la vita in un incidente stradale
2 ore fa:Sibaritide Turismo, domani nuova tappa di confronto sul progetto
21 minuti fa:Giovani, scuola e ambiente: la Calabria del nord-est sembra essere un’isola felice
3 ore fa:L'arte dei bambini da 150 Paesi "invade" Roma con la curatela della rossanese Anna Palermo

Parricidio a Rossano, Alessandro Manzi condannato a 9 anni di reclusione

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Alessandro Manzi condannato a 9 anni di reclusione. Il giovane autore del parricidio dovrà scontare ora la sua pena. La Corte di Cassazione, infatti, ha accolto le tesi formulate dall’avvocato Ettore Zagarese, respingendo il ricorso promosso dalla Procura generale di Catanzaro che, invece, aveva chiesto una condanna all’ergastolo con isolamento diurno, applicando all'imputato l'aggravante della premeditazione ed escludendo il beneficio delle attenuanti generiche e dell’attenuante della provocazione.  

Gli Ermellini, invece, hanno accolto le ragioni argomentate dal difensore confermando la decisione assunta nel secondo grado di giudizio. 

IL FATTO - Alessandro Manzi era stato accusato di omicidio volontario aggravato perché la sera del 17 novembre del 2017 aveva ucciso a colpi di fucile il padre Mario sull'uscio di casa. Subito dopo il fatto si era costituito dai Carabinieri assumendosi la responsabilità dell'accaduto e narrando di come fosse arrivato al gesto estremo dopo anni di vessazioni che avrebbe subito all'interno delle mura domestiche che condivideva con il padre, noto pregiudicato. Nelle more del processo veniva sorpreso a detenere un'arma che dichiarava aver posseduto per ragioni di difesa in seguito ad alcune minacce ricevute che lo avevano portato a temere per l'incolumità dei suoi cari.

Oggi Manzi, avendo appreso dell'esito del processo, accompagnato dal suo difensore, si è costituito, volontariamente, alla locale Casa Circondariale al fine di espiare la pena residua avendo voluto evitar l'inoltro di ogni richiesta volta al differimento della condanna o alla sua sostituzione con altra.

«Il giovane Manzi interpellato dal mio studio - ha affermato l'avvocato Ettore Zagarese - perché valutassimo la proposizione di richiesta a pene alternative che lo sottraessero al regime carcerario, ha inteso non attivare alcuna istanza volendo pagare il suo debito con la giustizia e non intendendo sottrarsi alle sue responsabilità così come fatto sin dall'inizio di questa triste vicenda».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.