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Una folle corsa contromano sulla Statale 106 in totale stato di incoscienza

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VILLAPIANA – Una corsa folle lungo la statale 106 a farti spenti, al buio, partita da Nova Siri e terminata sul cavalcavia di Sibari. «Un’auto che sembrava un proiettile» e che per oltre un chilometro ha viaggiato sulla corsia opposta seminando il panico tra gli automobilisti. Per fortuna non è successo nulla. Una strage sfiorata. Ma quello che lascia ancor di più increduli e senza parole non è il fatto in sé ma quello che è accaduto per lunghi minuti all’interno di quell’auto, un’Audi A4 ed al suo conducente, sicuramente guardato dal Cielo e che, per fortuna, ha trovato sulla sua strada una squadra di vigili del fuoco di rientro da un intervento boschivo sulle alture del Pollino.

Non è un pirata della strada e nemmeno un criminale colui che ieri sera ha generato un vortice di tensione e paura lungo la strada della morte. Ma un malato diabetico, entrato in uno stato di ipoglicemia che probabilmente in quei momenti vagava – ormai a zonzo e senza una meta – alla ricerca di insulina.

«Ci stavamo immettendo sulla statale 106 dal bivio di Villapiana – ci raccontano alcuni testimoni dell’accaduto – quando ad un tratto abbiamo visto sfrecciare come un proiettile questa Audi A4 in direzione sud. Aveva i fari spenti. Abbiamo pensato fosse un incosciente. Poi però scrutando lo sguardo vedevamo che la sua corsa era costante e l’auto si sbilanciava sempre più sulla corsia opposta, quella in direzione nord, dove sopraggiungevano altre auto. Non si sa come hanno evitato uno scontro. E quell’auto proseguiva all’impazzata».

Appena dietro una camionetta dei vigili del fuoco del distaccamento di Rossano, di rientro da un intervento di spegnimento incendio sulle montagne di Plataci, nel Pollino. E sono stati proprio gli agenti del Vvf a giocare un ruolo determinante affinché tutte le vite di questa grande roulette russa venissero messe in salvo. La Provvidenza ha voluto che non ci fosse nessun incidente ma i vigili del fuoco una volta scorta quell’auto proiettile finalmente ferma a bordo strada, con i fari spenti e gli stop accesi, si sono subito fermati. È scattata la macchina degli interventi. Sul posto arrivano prima i carabinieri di Villapiana e poi un’ambulanza del 118 di Trebisacce.

Tutto questo mentre quella squadra di pompieri, dopo una giornata di lavoro, cercava di capire cosa avesse quell’uomo al volante che non rispondeva più ad alcuna sollecitazione. Non ricordava chi fosse, non reagiva, aveva gli occhi sbarrati e muoveva a malapena la testa. Si è pensato ad un malore o ad una persona sotto effetto di sostanze stupefacenti. Una volta sopraggiunti i sanitari hanno fatto tutti i controlli del caso ma una cosa risaltava all’occhio: due prescrizioni mediche per l’acquisto di insulina adagiate sul sedile del passeggero. Da lì l’intuito dei medici di eseguire un controllo glicemico che ha rilevato uno stato profondo di ipoglicemia.

Sono state immediate le cure che hanno fatto rinsavire l’uomo, un 47enne di Nova Siri. Che una volta destatosi dal suo totale torpore non ricordava nulla di quanto fosse accaduto. Solo il fatto che era uscito di casa, attorno alle 19, per andare a comprare le medicine. Si è ritrovato a Sibari, dopo una folle corsa, tra pericolosissimi cavalcavia e gallerie e su una strada che è il simbolo delle tragedie.

Per fortuna ha trovato quei vigili del fuoco che si sono fermati, lo hanno subito soccorso evitando che la sua vita potesse spegnersi ai bordi di una carreggiata.    

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.