Morte sull’asfalto lungo la Provinciale 263: al bivio di Cerchiara si torna a chiedere una rotonda
La tragedia dei giorni scorsi ha riacceso l’allarme sicurezza su una delle arterie più trafficate della Sibaritide: i consiglieri comunali di Cerchiara chiedono interventi urgenti per evitare altre vittime
CERCHIARA DI CALABRIA - Ancora sangue sulle strade della Sibaritide. Un incidente mortale si è verificato lungo la SP263, nei giorni scorsi, nel tratto urbano del lungo rettilineo che collega Villapiana a Francavilla Marittima, una delle direttrici più percorse dell’area jonica nord. Un'altra morte, altro dolore, altra indignazione per una strada che è tra le più pericolose dell'intera Piana.
Il tratto della SP263 (ex SS92), infatti, che funge da collegamento strategico tra Francavilla, Villapiana, Cerchiara e l’entroterra del Pollino, è da tempo sotto osservazione per l’elevato rischio: incroci a raso, immissioni pericolose e traffico pesante hanno trasformato la strada in un punto critico della viabilità comprensoriale.
Proprio a seguito dell’ennesimo incidente mortale, arriva una presa di posizione netta da parte dei consiglieri comunali di Cerchiara, Luca Franzese, Caterina Drammissino e Bonifacio Lauria, che chiedono un intervento strutturale immediato.
Al centro della richiesta, la realizzazione di una rotatoria al bivio di Cerchiara, punto nevralgico dove la SP263 incrocia le direttrici provinciali provenienti da Cerchiara e San Lorenzo Bellizzi. «Non è la prima volta che accade un incidente con la stessa dinamica – evidenziano – auto travolte da mezzi pesanti nello stesso incrocio. È evidente che l’attuale configurazione non garantisce sicurezza».
A rendere ancora più fragile l’arteria è il via vai continuo di mezzi pesanti, legato ai lavori della nuova Statale 106, che – secondo i consiglieri – avrebbe ulteriormente deteriorato l’asfalto, oggi segnato da buche, avvallamenti e vere e proprie voragini, soprattutto nei tratti più trafficati.
Da qui l’appello diretto alla Provincia di Cosenza e ai Comuni interessati, affinché si proceda senza ulteriori rinvii non solo alla realizzazione della rotonda, ma anche al rifacimento completo del manto stradale, valutando il coinvolgimento di Anas vista la funzione strategica dell’asse viario.
Nel frattempo, resta il silenzio assordante lasciato da un’altra vita spezzata. Un nome in più nell’elenco delle vittime della strada, su una direttrice che continua a presentare il conto più alto proprio a chi la percorre ogni giorno.