Co-Ro, sequestrato un capannone trasformato in discarica
La polizia provinciale dei Distaccamenti di Mormanno e Cariati, coordinati dal sostituto commissario Di Iuri, hanno eseguito il sequestro a seguito di una scrupolosa indagine
CORIGLIANO-ROSSANO - Un’importante operazione è stata svolta dagli uomini della polizia provinciale dei Distaccamenti di Mormanno e Cariati.
Gli uomini della provinciale, coordinati dal sostituto commissario Salvatore Di Iuri, a seguito di un attenta e puntigliosa attività di indagine, dando altresì esecuzione a quanto disposto dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, lunedì 19 luglio 2021, hanno eseguito un sequestro preventivo di un’area di circa 4000 mq e di un capannone industriale posti nella zona industriale A.S.I. in località Salice in Corigliano Rossano, all’interno del quale per anni è stata svolta attività di recupero di rifiuti plastici, dove erano stati depositati sul suolo ed in maniera incontrollata sino a costituire una vera e propria discarica, una quantità di rifiuti prevalentemente costituiti da materiali plastici, pari ad un volume complessivo di circa 5000 mc equivalenti, per rendere un’idea, verosimilmente a circa 50 automezzi (tir).
La presenza di tali rifiuti, oltre a rappresentare un grave vulnus rispetto alla normativa del settore, costituivano un grave pericolo sia per l’alta probabilità di incendio, sia per eventuali problematiche di natura igienico-sanitari, sia per l’ambiente nella sua accezione più ampia, oltre che naturalmente per la pubblica incolumità.
Nell’occasione veniva notificata un’informazione di garanzia ad una persona del luogo, tale C.P.L. quale amministratore unico e legale rappresentante dell’azienda ove è stato effettuato il sequestro.Solo con il sequestro effettuato, si può concretamente avviare un nuovo percorso che va dal recupero al ripristino fino alla bonifica dei luoghi oggetto di sequestro.
Gli uomini della polizia provinciale continuano incessantemente l’attività di prevenzione e repressione degli illeciti e dei crimini legati all’ambiente al fine, non solo di porsi come argine e presidio di legalità ma anche di tutela e vicinanza ai cittadini, che il più delle volte manifestano una maggiore presenza delle forze di contrasto nella repressione degli illeciti ambientali.