Anziano investito a Mirto: liberato un indagato. Esame Dna per un altro
Il Gip ha accolto le richieste degli avvocati Francesco Nicoletti e Giusy Acri per il 36enne accusato di favoreggiamento personale
CROSIA MIRTO - Il Gip del Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste degli avvocati Francesco Nicoletti e Giusy Acri, ha ordinato l’immediata liberazione del trentaseienne R.F. arrestato con l’accusa di favoreggiamento personale nell’ambito delle indagini tese a far luce sull’investimento di un anziano pedone a Mirto Crosia, verificatosi lo scorso 26 maggio 2021 in località Sorrento.
Nello specifico, il 36enne è accusato di aver fornito ai Carabinieri della Stazione di Mirto Crosia dichiarazioni tese ad aiutare un altro soggetto indagato nell’ambito dell’attività investigativa avviata per il delitto di lesioni personali stradali gravi o gravissime. L’impatto aveva causato il ferimento di un 81enne che, nell’immediatezza dell’accaduto, era stato trasportato presso l’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza.
Proprio in seguito a quelle dichiarazioni, scattava per R.F. la denuncia per calunnia o, in alternativa, concorso in autocalunnia con l’aggravante della recidiva, poiché con un’unica azione violava più disposizioni della legge penale e, in particolare, accusava sapendolo innocente un cittadino del reato commesso da altri. Da qui l’arresto del 36enne, sottoposto alla misura dei domiciliari.
All’esito dell’udienza per la convalida dell’arresto, il Gip presso il Tribunale di Castrovillari, accogliendo le richieste degli avvocati difensori Francesco Nicoletti e Giusy Acri, ha disposto l’immediata scarcerazione dell’indagato.
Nell’ambito dello stesso processo penale, in data 28 giugno 2021 su ordine della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, sono stati espletati gli accertamenti tecnici irripetibili su un’autovettura ritenuta coinvolta nel sinistro. Alla presenza di Ufficiali di P.G. appartenenti al Nucleo Investigativo Legione Carabinieri Calabria - Comando Provinciale di Cosenza – Reparto Operativo Nucleo Investigativo – si è inoltre proceduto a svolgere attività investigativa tecnica scientifica volta ad accertamenti inerenti l’esaltazione delle impronte papillari nonché la presenza di tracce biologiche (DNA).