16 ore fa:Cariati solidale, verranno erogati buoni spesa in favore dei profughi ucraini
17 ore fa:L'eredità del giudice Rosario Livatino, una vita al servizio dello Stato - VIDEO
18 ore fa:La forza di rinascere dopo una relazione tossica: «Non aspettare che l'altro cambi. Se non c'è rispetto, chiudi la porta»
1 ora fa:Serafina Tagliaferri spegne 100 candeline e Corigliano-Rossano festeggia con lei
28 minuti fa:Pollino, cercatore di tartufi disperso a Novacco
15 ore fa:Sanità, in Calabria le liste d'attesa saranno abbattute grazie alle "visite con il timer". «Serviranno davvero?»
21 ore fa:Festa dell'Albero, piantate oltre 100 nuove piante a Corigliano-Rossano
20 ore fa:Giornata nazionale sulla povertà educativa, scuole e istituzioni a confronto nel focus promosso da Corecom Calabria
2 ore fa:Presentato a Castrovillari il nuovo libro di Michele Messina “Attenzione ai Coccodrilli”
19 ore fa:Stipendi e pensioni, in Calabria le donne hanno una retribuzione inferiore agli uomini. «Urge una riforma»

Delitto di Castrovillari, il figlio non aveva nessun problema mentale

1 minuti di lettura

CASTROVILLARI - Paolo Sisci non è una persona fuori equilibrio. Si sono pronunciati così i medici che ieri, dopo che il 32enne uccidesse la madre a coltellate, lo hanno visitato in ospedale, escludendo ogni dubbio sulla sua sanità mentale.

Una lite familiare furibonda, sembrerebbe, tanto violenta da diventare la causa di un matricidio ma che, secondo gli inquirenti, pare fosse un caso isolato: non erano frequenti, infatti, i litigi in famiglia perché Paolo aveva un rapporto sereno con i suoi genitori, con i quali conviveva al quarto piano di Palazzo Senatore, al numero 6 di via Reginaldo Pellegrini.

Raptus o premeditazione? Sono tante le domande che il pm e gli inquirenti si stanno ponendo dopo il gesto efferato del giovane castrovillarese dal volto gentile. Paolo, laureato, volontario in un'associazione cittadina e dall'espressione timida, era conosciuto in città così come i suoi genitori, persone perbene e stimate.

Ma da quel solito sorriso, Paolo ha confessato di essere stato lui l'autore delle 30 coltellate sul corpo di sua madre, Filomena Silvestri di 65 anni, mentre il padre era assente. Le urla della donna, che ha tentato invano di difendersi da quella furia omicida, hanno richiamato l'attenzione dei vicini che hanno segnalato alle forze dell'ordine. Nel frattempo il padre, ritornando in casa, ha trovato la moglie riversa sul pavimento capendo le responsabilità del figlio nel delitto.

Paolo si sarebbe chiuso in una stanza mentre il padre, una volta giunti sul posto i Carabinieri della Compagnia di Castrovillari, gettava loro le chiavi di casa dal balcone. L'uomo è stato poi portato in ospedale per un malore.

Il giovane è stato tradotto ora nel carcere di Castrovillari. 

Paola Chiodi
Autore: Paola Chiodi

Curiosa, solare e precisa. Laureata in Comunicazione e Dams all'Università della Calabria, ha perfezionato gli studi con un Master in Giornalismo e Comunicazione insieme alle più grandi firme del panorama nazionale. Dal copywriting e la comunicazione per il web è entrata da subito nel mondo del giornalismo televisivo, come inviata e conduttrice di format, speciali e servizi. Si occupa di eventi culturali, per i quali è responsabile dell'ufficio stampa e cura la comunicazione istituzionale di associazioni e confederazioni nazionali. La sua più grande passione è l’arte, ma adora anche il vintage e il teatro (dalla commedia all’opera).