Corigliano-Rossano, in Pronto soccorso ora arrivano anche giovani in crisi respiratoria
È una situazione critica. Non ci sono più posti per la degenza, due malati covid attendono nelle ambulanze all'esterno della struttura del Giannettasio. Personale stremato. Intanto oggi un solo nuovo positivo a Corigliano-Rossano
CORIGLIANO-ROSSANO - È una situazione critica, quasi apocalittica quella che in queste ore si vive all'interno del Pronto soccorso dell'ospedale spoke "Giannettasio" di Corigliano-Rossano. Sono finiti i posti di degenza nel reparto di primo soccorso che, per esigenza, nei giorni scorsi è diventato un punto di accettazione solo per malati covid.
Tutte e nove le postazioni fornite di ossigeno sono occupate da altrettanti pazienti, alcuni di loro attendono di essere trasferiti fuori provincia (a Crotone o Reggio Calabria) per mancanza di posti in tutte le strutture dell'Azienda sanitaria e nell'hub di Cosenza. A questi 9 si aggiungono altri due pazienti con Covid in attesa che rimangono nelle ambulanze fuori dal nosocomio.
Nulla di nuovo, purtroppo, sul fornte dell'emergenza pandemica e sanitaria se non quella dell'età media delle persone che chiedono soccorso. Oggi al "Giannettasio" è arrivato un giovane di circa 40 anni, positivio alla Sars-Cov-2 e senza altre patologie, in crisi respiratoria. Questo la dice tutta sulla virulenza del virus che in questi giorni sta imperversando sullo Jonio.
A proposito, il bollettino del'Asp di oggi, riporta un solo contagio a Corigliano-Rossano (uno a Terranova da Sibari e uno a San Lorenzo del Vallo) ma potrebbe essere un dato poco indicativo perché di domenica i laboratori lavorano solo l'essenziale e poi c'è la situazione endemica proprio al laboratorio coriglianorossanese che stamattina è andato nuovamente in tilt (leggi anche Di nuovo in tilt il laboratorio tamponi del "Giannettasio": è la seconda volta in un mese) con la speranza che il problema possa essere risolto presto così da rimettere subito in sesto la catena del tracciamento.
In tutto questo resta forte l'allarme per il personale sanitario, soprattutto quello del Pronto soccorso, ormai decimato e privo di forze. Servirebbero rinforzi quantomeno per garantire la regolare turnazione. Si naviga a vista e purtroppo quello tsunami chiamato Covid ci ha travolti in pieno.