Calopezzati, padre e figlio detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti
Essenziale il contributo del cane “Enno” che durante la perquisizione ha trovato 200 grammi di marijuana
CALOPEZZATI - Nella mattinata di ieri i carabinieri della Stazione di Calopezzati, nel corso di un servizio coordinato di controllo del territorio finalizzato al contrasto ai reati in materia di sostanze stupefacenti, coadiuvati dai colleghi della Compagnia Carabinieri di Rossano e con il contributo dei militari del Nucleo Cinofili Carabinieri di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio D. G., classe 1999 ed il padre D. G. M., classe 1971, entrambi calopezzatesi e volti noti alle forze dell’ordine.
I militari dell’Arma, già da qualche tempo, avevano notato una serie di movimenti anomali nei pressi della loro abitazione, ubicata nel centro storico del comune jonico, per cui hanno inteso approfondire e verificare quanto percepito.
Nelle prime ore della mattinata, quindi, i carabinieri si sono presentati presso l’abitazione e, a seguito di una approfondita perquisizione effettuata, venivano rinvenuti all’interno di un paio di scarpe da ginnastica due involucri di sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di circa 5 grammi.
Le verifiche sono state estese anche ad un altro appartamento nella loro disponibilità limitrofo a quello ove i due dimoravano e, grazie al prezioso contributo del cane “Enno”, veniva rinvenuto un ulteriore involucro in plastica contenente circa 200 grammi della medesima sostanza stupefacente, che padre e figlio avevano abilmente occultato al di sotto di un mobile ubicato all’interno del locale cucina.
All’esito della perquisizione veniva rinvenuto altresì un bilancino di precisione nonché materiale per il confezionamento delle dosi.
Padre e figlio sono stati pertanto tratti in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari, sono stati rimessi in libertà non ritenendo allo stato necessaria l’applicazione di misure coercitive, mentre gli atti sono trasmessi alla medesima Autorità Giudiziaria per la richiesta di convalida dell’arresto.
Il risultato operativo odierno, si inserisce in un più ampio quadro di controllo del territorio e di contrasto ai reati in materia di stupefacenti, specie quando la vendita è rivolta a giovani e minorenni, coordinato dal Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza.