L'inferno dell'usura a Castrovillari. I tassi di interessi imposti erano al 444%
Arrivano nuovi particolari dall'operazione avvenuta questa mattina ai piedi del Pollino
CASTROVILLARI - Professionisti e commercianti conosciuti quelli coinvolti nell’operazione congiunta dei Carabinieri della Compagnia di Castrovillari, del commissariato di Polizia e la Guardia di Finanza della città del Pollino, denominata “Pacta sunt servanda”.
Non solo usura ma anche furti di materiale d’ufficio, computer e stampanti dagli uffici del Giudice di Pace di Spezzano Albanese, caricando il tutto a bordo di un’auto dell’Asp di Cosenza, grazie all’aiuto di uno degli indagati in quanto dipendente dell’azienda sanitaria. Ma a pagare le spese di questa rete criminale è una nutrita fetta di persone, tra imprenditori e piccoli commercianti, vittime del meccanismo usuraio.
Le indagini sono state rese ancora più complesse dalla mancata collaborazione da parte della quasi totalità dei soggetti che si sono rivolti al gruppo illecito, dal momento che il prezzo da pagare, evidentemente, era troppo alto viste le gravi minacce che alcuni di essi hanno subito. Nello specifico, un imprenditore avrebbe subito atti intimidatori da parte di ignoti come il rinvenimento di pallottole, una tanica di benzina e altri gravi gesti come una lettera di esplicite minacce rivolta anche ai suoi stretti congiunti.
L’operazione, scattata alle prime luci dell’alba, ha posto in manette P. Q. 51 anni, A. P. M. 43 anni, F. C. 58 anni, D. D. 33 anni di Castrovillari, S. P. 64 anni di Celico, M. S. 44 anni, L. S. 54 anni entrambi di Roma. Ai domiciliari, invece, F.C. 43 anni, P.M. 42 anni, V.C. 31 anni, A.L. 52 anni tutti di Castrovillari.
Le persone coinvolte sono accusate, a vario titolo, dei reati di usura aggravata, estorsione aggravata, esercizio di attività creditizia in assenza di autorizzazione, furto aggravato e cessione e detenzione illegale di armi comuni da sparo.
A supportare il lavoro delle forze locali forze dell’ordine, anche la Compagnia dei Carabinieri di Pomezia e Ostia, le unità cinofile dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria ed il Nucleo di Roma Ponte Galeria. Ma l’attività investigativa è iniziata dal 2018, quando l’imprenditore minacciato aveva denunciato ai carabinieri di Castrovillari, guidati dal Maggiore Giovanni Caruso, di essere stato vittima di usura dal momento che i 30.000 euro ricevuti avevano raggiunto un interesse di 200.000 euro, ovvero un tasso usuraio annuo del 444.08%. Nel frattempo gli approfondimenti della Polizia di Castrovillari e le conseguenti indagini convergenti, hanno
raccolto la testimonianza di un piccolo commerciante vittima di usura a fronte di un prestito di 2.300 euro, ripagato con oltre 5000. La Guardia di Finanza, infine, ha provveduto ad un sequestro di oltre 200.000 euro, ovvero il profitto dell’attività criminale, nei confronti di cinque indagati e di una società operante nel settore edile riconducibile ai soggetti in questione.