Il candidato del centrodestra tuona contro «i potentati politici» e contro Stasi: «Mi ha infangato casa per casa». Stasi pronto a rimettersi a lavoro tra complimenti e ringraziamenti
alle persone che ci hanno dato fiducia, tantissime, che rappresentano per noi una grande responsabilità, ma che ci danno anche tanta, tanta forza". Esordisce così, nel suo primo commento post voto alle comunali di Corigliano Rossano, il candidato sindaco Flavio Stasi; che in vista dell'appuntamento ballottaggio con il candidato Giuseppe Graziano è pronto a rimettersi in gioco. "Ora ci rimettiamo al lavoro, ancora più determinati di prima, consapevoli che per raggiungere l'obiettivo c'è ancora tanta fatica da fare: torniamo da oggi a fare la NOSTRA campagna elettorale, parlando della nostra idea di città strada per strada, quartiere per quartiere, contrada per contrada. Senza sosta. Al candidato G
ino Promenzio faccio i miei complimenti perchè, aldilà dell'esito finale, è stato capace di battagliare fino all'ultimo per il ballottaggio, intercettando quasi il 30% dei voti. Al nostro avversario al ballottaggio, Giuseppe Graziano, oltre ai doverosi complimenti per il risultato, auguro buona campagna elettorale. La nostra terra e la nostra grande città meritano riscatto ed una nuova classe politica in grado di rappresentarle: a tutti noi il dovere di lavorare sodo per questo. Buon ballottaggio e viva Corigliano-Rossano". "Ero convinto di ottenere un buon risultato – è uno dei suoi commenti a caldo post-voto –. E sono soddisfatto perché tanti coriglianesi se ne sono fregati del “lenzuolo” (una antica leggenda vorrebbe che si issasse un lenzuolo presso l’ex convento monastico del Patire, nella montagna rossanese e quasi al confine col territorio coriglianese, per fare ombra su una delle due comunità a seconda del punto di vista dal quale si guarda, ndr). Hanno votato un rappresentante “dell’altra parte”. L’assenza del M5S? Ha evitato che ci si facesse male a vicenda", aggiunge; sottolineando come la sua coalizione e i pentastellati “peschino” anche nel medesimo elettorato. Su ipotesi di larghe intese conclude cristallino: "Non se ne parla, c’è bisogno di un governo politico".
GRAZIANO CON UN DIAVOLO PER CAPELLO: "DOV'ERA STASI QUANDO CI BATTEVAMO PER LA FUSIONE?"
Giuseppe Graziano, dal canto suo, sembra avere ancora un diavolo per capello e non lo nasconde. Ed è così che durante una conferenza stampa capita che si scagli contro il suo competitor Stasi, reo a suo dire di aver «infangato casa per casa, famiglia per famiglia, una brava persona come il sottoscritto», contro «certa stampa» e contro «i potentati politici cosentini». «I grossi personaggi politici sono altrove, non di certo nella mia coalizione – tuona Graziano ad un certo punto dell’incontro con i media – ed il complotto cosentino è dall’altra parte. Ebbene, c’è un candidato di Forza Italia che è stato appoggiato da Cosenza, dai grossi potentati politici. Se sono state adottate certe scelte ed il candidato si trova nella coalizione di Stasi, evidentemente vuol dire che c’è stato il placet del partito, quella Forza Italia che non ha avuto il coraggio di schierarsi col centrodestra. È lecito credere che vi sia un complotto contro questa città, contro la fusione, anche perché quel candidato, durante la campagna referendaria era contrario». Per l’ex consigliere regionale, quindi, tutto quadra ed i «complotti cosentini» risiederebbero altrove. «Possiamo anche perdere – aggiunge Graziano – ma lo faremo con onore, proponendo idee e programmi, non di certo le calunnie. Dov’era – si chiede poi – Flavio Stasi quando ci battevamo tutti per la fusione? E dov’era quando il sindaco di Corigliano, Geraci, voleva ritirare l’atto di impulso? Questi “elementi” vogliono dividerci. Stasi dai palchi predica trasparenza ma nei due anni in cui è stato consigliere comunale non ha presentato la dichiarazione dei redditi come prevede la legge.
"HO PENSATO ANCHE DI MOLLARE"
Ed allora è lecito chiedersi chi gli sovvenziona la campagna elettorale che io finanzio di tasca mia». Giuseppe Graziano ammette poi di aver pensato anche di «mollare». E conclude concentrandosi su quanto avverrà nei prossimi quindici giorni che anticipano la fase di ballottaggio con Flavio Stasi. «Noi sì che andremo casa per casa a proporre il nostro programma e non di certo per calunniare. E state tranquilli che attueremo anche una campagna verità, raccontando anche quanto sta accadendo. Sono convinto che prevarranno la ragione e la giustizia».