Corigliano, il consigliere provinciale Franco Bruno: “Che fine ha fatto la pulizia degli alvei dei torrenti?” “È trascorso un anno e mezzo dalla terribile alluvione che ha colpito i territori di Corigliano e Rossano. Da allora, era l’agosto del 2015, cittadini e famiglie, operatori commerciali, imprenditori dei due importanti comuni della Sibaritide attendono quanto promesso dal Governo e dalla Regione Calabria attraverso roboanti interviste e dichiarazioni d’intenti dei rappresentanti del centrosinistra ad ogni livello. Ma di risarcimento per le spese sostenute per far fronte agli ingenti danni causati in abitazioni e attività, d’interventi infrastrutturali, di progetti di risanamento idrogeologico non se ne vede neppure l’ombra”. È quanto afferma il consigliere provinciale e comunale Franco Bruno a proposito dei mancati interventi istituzionali a seguito degli eventi calamitosi verificatisi nel mese di agosto dello scorso anno.
Corigliano. Franco Bruno:Tanti gli interventi auspicati dai cittadini
“Corigliano, però, come la vicina Rossano, sta ancora aspettando che le parole pronunciate in quei momenti si trasformino in fatti ed atti concreti. Dopo la nomina del commissario delegato per la gestione dei fondi allora stanziati – spiega Bruno – è stato impossibile avere delucidazioni in merito nonché conoscere gli effetti dell’Accordo Quadro tra Ministero dell’Ambiente e Regione Calabria del 2010, avente ad oggetto la programmazione e il finanziamento di interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico. Interventi auspicati e attesi dalla popolazione di Corigliano che riguardavano la sistemazione idraulica dei torrenti Malfrancato e San Mauro per un importo totale di 1 milione e 700mila euro, mentre per il torrente Leccalardo era previsto un intervento ammontante a 3 milioni di euro a valere su fondi nazionali. Ebbene, rivolgendoci anzitutto alla Regione Calabria, chiediamo: che fine hanno fatto tutte queste promesse?”. “Insipienza, indifferenza, pressapochismo. Non riusciamo a definire diversamente – chiosa il consigliere provinciale e comunale Bruno – il comportamento degli enti preposti, Regione Calabria in primis, per l’assenza totale di interventi post-alluvionali e la presenza, questa sì celere e insuperabile, di autentici proclami propagandistici di cui quello, datato primo novembre 2015, allorquando il dirigente regionale della Protezione Civile annunciava la pulizia degli alvei dei torrenti di Corigliano e Rossano entro la metà del mese di novembre dello stesso anno. Ancora oggi, a dicembre 2016, le popolazioni interessate attendono la concreta attuazione di simili interventi, a dir poco necessari e importanti per lo stato di salute dell’ambiente, la sicurezza degli stessi cittadini, la salvaguardia della pubblica incolumità. Lo scrivente continuerà con determinazione e senza alcun tentennamento ad insistere, attraverso gli organi di stampa e nelle sedi istituzionali preposte, affinché chi di competenza svolga il proprio dovere, realizzando i suddetti interventi ed evitando, in tal modo, che in futuro possano verificarsi eventuali tragedie”.