Sarà la testimonianza di Rosanna Scopelliti, figlia dell’indimenticato Magistrato Antonino, Procuratore Generale presso la Corte d’Appello e Sostituto Procuratore presso la Suprema Corte di Cassazione, un martire del nostro tempo e barbaramente assassinato il 9 luglio del 1991 a Piale di Campo Calabro, ad inaugurare il primo incontro dei Laboratori di “Cittadinanza Attiva”, promosso dal Centro Studi “Giorgio La Pira” della città delle Terme. “
Vengo a Cassano - ha dichiarato Rosanna Scopelliti - per vivere una giornata di condivisione con i ragazzi, per far comprendere loro di essere liberi, di avere la possibilità di scegliere e rimanere in Calabria se lo vogliono. Un altro sogno grandissimo quello di poter essere liberi anche di scegliere da che parte stare, lavorare, vivere e crescere per non cedere ai compromessi, alle strade più semplici ma che appunto costano dei compromessi e di poter vivere qui in Calabria, da giovani donne e giovani uomini perché questa è una terra che di libertà ne ha davvero bisogno”. L’appuntamento, si terrà il prossimo 23 ottobre, alle ore 10.30, presso l’Aula Magna del locale Istituto d’Istruzione Superiore “Erodoto di Thuri”. Dopo il saluto della Dirigente Scolastica, Anna Liporace, interverranno Mons. Francesco Savino, Vescovo di Cassano, e il Commissario Straordinario del Comune di Cassano, Mario Muccio. Il dibattito sarà coordinato dal giornalista Mimmo Petroni. Una giornata dove i veri protagonisti saranno gli studenti, attraverso il loro diretto coinvolgimento. “I percorsi dei laboratori di “cittadinanza attiva” - ha dichiarato Francesco Garofalo, Presidente del Centro Studi “Giorgio La Pira” -, vogliono essere il frutto dell’esperienza, della competenza e della conoscenza di grandi uomini e testimoni credibili, che hanno pagato con il prezzo della vita, la difesa della libertà, contro ogni forma di soprusi e prepotenza di ogni genere. Un momento per lavorare insieme a tutte le agenzie educative, per custodire, governare e abitare il territorio. Il chiaro obiettivo, sarà quello di favorire la partecipazione attraverso il metodo del diretto coinvolgimento dei nostri ragazzi, con la consapevolezza che il bene comune ha bisogno proprio di loro. Sono giovani stanchi di ascoltare stereotipi, ma desiderosi di essere protagonisti di questo tempo, che vive certamente una fase delicata, ma sfidante allo stesso tempo. Questa generazione, ha certamente da raccontare belle storie, che vanno semplicemente ascoltate, perché, ne sono certo, sono spinti da una forte tensione ideale. Insieme a loro - ha concluso Garofalo - che hanno la forza e il coraggio di compiere i sacrifici necessari per giungere al traguardo, occorre lavorare per costruire un avvenire. FONTE: COMUNICATO STAMPA