Carlo Tansi, capo Protezione Civile Calabria, sospeso per 45 giorni

2 minuti di lettura
TANSI: «SONO AMAREGGIATO, HO DATO ANIMA E CUORE ALLA PROCIV»
«Tutto è partito da una specifica richiesta avanzata dal consigliere regionale Domenico Tallini, che aveva chiesto la mia sospensione ed al quale avevo risposto sulla mia pagina facebook». È quanto ha dichiarato Carlo Tansi all’Ansa. «Sono amareggiato – spiega – perché ho dato anima e cuore alla Protezione civile regionale, di cui, prima del mio arrivo alla dirigenza, non si sentiva nemmeno parlare e che oggi è invece al centro dell’attenzione anche per l’azione di sensibilizzazione che ho promosso sia verso i sindaci, che verso i cittadini. Ho eliminato il malaffare, ho prodotto tante denunce a varie Procure, alcune delle quali hanno anche aiutato gli organi investigativi in attività che sono sfociate anche in arresti di dipendenti della stessa Protezione civile». «Ho eliminato privilegi illegittimi tra cui anche gli straordinari d’importo notevole, fino a seimila euro netti al mese, per autisti della Protezione civile regionale – ha proseguito Tansi -. Ho anche subìto minacce di morte da parte di uno di questi autisti, che ha portato al suo rinvio a giudizio grazie ad una mia denuncia, con il processo che è in corso. Abbiamo eliminato i locali in affitto per un importo di 300mila euro l’anno, passando da uffici di proprietà privata ad altri di proprietà della Regione. Grazie a questi tagli abbiamo risparmiato circa un milione e 200mila euro l’anno. Abbiamo attuato, insomma, una decisa opera di moralizzazione e di specializzazione del personale. E adesso la sospensione è il premio che ricevo dalla burocrazia della Regione Calabria». «Quello che temo – ha concluso Tansi – è che questo provvedimento possa pregiudicare la mia partecipazione alla selezione per la scelta del nuovo dirigente della Protezione civile regionale».
fonte: corriere della calabria