La coalizione Civico e Popolare che sostiene la candidatura di Gino Promenzio ha le caratteristiche per svolgere il ruolo di Costituente. Lo sostiene l'ex consigliere comunale Carlo Di Noia
Già consigliere di Corigliano, Carlo Di Noia ha sin da subito parteggiato per il no alla fusione di Corigliano Rossano. Oggi però, che la città si appresta a vivere la sua prima competizione elettorale, mette al bando le antiche perplessità e ribadisce la necessità di una vera e propria Costituente. "Che - si legge nella nota - aiuti il Comune di Corigliano Rossano a conquistare concretamente la dignità di Città e i suoi Cittadini. E soprattutto ad essere consapevoli di vivere nella Terza Città della Calabria; raggiungendo uno standard di vita e un livello di servizi rapportato ai numeri della Città. Penso sia nota a tutti la mia ferma posizione per il NO alla Fusione durante la Campagna Referendaria. Il mio non era un NO preconcetto. Era un NO a come era stato proposto il quesito referendario ai cittadini di Corigliano Calabro e Rossano. La fretta alla base di tutto. Siamo andati al voto senza la necessaria preparazione, senza uno studio di fattibilità, senza un adeguato coinvolgimento della popolazione. Insomma, prendere o lasciare. La Fusione come la soluzione a tutti i mali del territorio, un farmaco da inghiottire tutto d’un fiato. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: ad un anno e mezzo dal voto referendario, il nostro territorio è una sintesi perfetta di tutte le tipologie di problemi che possono affliggere un Comune: organizzativi, finanziari, economici, disoccupazione, emigrazione, immigrazione, dissesto idro-geologico, degrado urbano. Per me, che tanto mi ero speso ad avvertire i cittadini dei rischi di una fusione a freddo, sarebbe ora molto facile atteggiarmi a “Grillo parlante” e dire “ve lo avevo detto”. Restando, come dice il proverbio cinese, “sulla riva del fiume ad aspettare il cadavere del nemico”. Ma la gravità della situazione del nostro territorio non può lasciare spazio a simili atteggiamenti.
METTERE DA PARTE LA FASE DEL CONFLITTO REFERENDARIO
Occorre ora, una volta per tutte, mettere da parte la fase del conflitto referendario e lavorare tutti assieme per costruire un ragionamento comune tra le parti del NO e del SI, facendole confluire in una Costituente. La crescente adesione da parte di Associazioni e Cittadini alla Colazione Civico e Popolare, che fa quadrato attorno alla Candidatura a Sindaco della Città Unica di Gino Promenzio, ritengo abbia le caratteristiche e le qualità per svolgere il ruolo di Costituente. E’ questa la motivazione che mi ha spinto a partecipare a questo Progetto, accogliendo l’invito di Gino Promenzio, verso il quale stanno confluendo anche molti degli amici e delle amiche che con me hanno rappresentato il NO alla fusione durante la Campagna Referendaria. Tra questi, ex Consiglieri Comunali, espressione di diverse parti politiche. E' un segnale positivo della ricchezza di sensibilità presenti nel Movimento; che potranno apportare contributi preziosi alla costruzione del percorso impegnativo finalizzato alla concreta realizzazione della Città Unica. Certamente, considerati i problemi che affliggono la Città, la sfida che ci aspetta è difficilissima. Occorre concentrarsi sulle emergenze più immediate e sugli obiettivi di medio e lungo periodo. Ma occorre soprattutto ascolto e pazienza nei confronti di tutte le categorie di cittadini. Solo con la partecipazione più ampia possibile da parte dei Cittadini si potrà costruire una Città in cui ognuno potrà scegliere liberamente di restare, andare via o ritornare. Ma, soprattutto, di viverci bene, con orgoglio e senso di appartenenza".