Commercianti, professionisti, cittadini di
Calopezzati sul piede di guerra a causa dell’
interruzione ritenuta prolungata dell’energia elettrica. Ieri una sparuta rappresentanza era finanche intenzionata a recarsi presso il distaccamento dei carabinieri per formalizzare un esposto-denuncia, successivamente scongiurato per ragioni non meglio precisate. Ma il malessere rimane. Secondo chi protesta sarebbe stata limitata l’azione informatica ed Enel avrebbe potuto fare uso di gruppi elettrogeni per evitare i forti disagi dei cittadini, molti dei quali hanno fatto registrare perdite d’incasso. Intanto Enel fa sapere “che l’interruzione programmata di energia elettrica, che ha interessato un’area del Comune di Calopezzati, si è resa necessaria per risolvere una criticità che era stata individuata, durante un controllo, dai tecnici di e-distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce in Italia la rete elettrica a media e bassa tensione.
CALOPEZZATI, SOSTITUITO TRASFORMATORE
Se non risolta, presto tale criticità avrebbe causato un guasto, che avrebbe comportato un’interruzione di durata maggiore e che avrebbe coinvolto un numero più elevato di cittadini. In particolare, per risolvere preventivamente il problema, si è reso necessario sostituire un trasformatore. Nel rispetto di quanto stabilito dall’Autorità competente (l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico), i cittadini sono stati preventivamente informati dell’interruzione programmata attraverso l’affissione di apposite locandine stradali. Grazie allo sforzo organizzativo e all’attività dei tecnici di e-distribuzione, la durata effettiva dell’interruzione è stata, comunque, contenuta a meno di 5 ore, invece delle 8 ore previste. I tecnici dell’azienda hanno, inoltre, approfittato di tale interruzione per effettuare anche alcune attività di manutenzione sulla linea aerea a Media Tensione e per effettuare il taglio delle piante che, crescendo, rischiavano di danneggiare o spezzare detta linea”. Ad ogni modo ora è tutto risolto. I lavori sono terminati e, quindi, non dovrebbero più insorgere problemi del genere.
Fonte: La Provincia di Cosenza